Assicurazioni catastrofali, Zucconi (Fdi): “Mio emendamento ha stimolato dibattito, governo pronto a intervenire”

28 marzo 2025 | 14:39
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Assicurazioni catastrofali, Zucconi (Fdi): “Mio emendamento ha stimolato dibattito, governo pronto a intervenire”

Secondo l’onorevole “avere più tempo per l’entrata in vigore insomma consentirà di poterla migliorare e renderla veramente efficace”

“Pur essendo rimasto un po’ deluso dal criterio estremamente rigido adottato in commissione commercio e attività produttive per valutare l’ammissibilità degli emendamenti e che ha colpito il mio sulla proroga dell’obbligo di assicurazione catastrofale fino a ottobre, sono molto soddisfatto, invece, che proprio grazie alla presentazione del mio emendamento si sia attivato un dibattito sulla norma che dovrebbe portare già domani, come mi auguro e come pare, ad un preciso intervento del governo in merito“. Così l’onorevole di Fratelli d’Italia, Riccardo Zucconi, segretario alla presidenza della Camera dei Deputati.

“Quella sull’obbligo delle cosiddette assicurazioni catastrofali – dice Zucconi – è una norma importante e che riguarda tutte le aziende d’Italia e ho ritenuto necessario un suo miglioramento e dunque una sua proroga. L’obbiettivo che mi prefiggevo, posticiparne l’applicazione e nel frattempo modificarne alcuni aspetti che presentano evidenti criticità, sarà dunque raggiunto. La ratio della legge è chiara e condivisibile: mitigare il peso dei danni catastrofali – come frane, terremoti, alluvioni ed esondazioni – tuttavia, l’applicazione attuale rischia di penalizzare migliaia di aziende che non sono effettivamente esposte a tali rischi. Inoltre, alcuni eventi climatici come le ‘bombe d’acqua’ e le ‘mareggiate’ sono esclusi dalle coperture assicurative, creando disparità tra territori e penalizzando in particolare le aree a basso rischio. Inoltre le disparità di prezzi proposti e il carico esclusivo imposto alle sole imprese mi sono sembrati altri aspetti da chiarire”.

“Considerando le ingenti entrate generate da queste polizze anche per lo Stato – conclude Zucconi – sarebbe stato opportuno prevedere infine una riduzione dell’aliquota fiscale per le zone ad alto rischio, attualmente fissata a livelli molto elevati, il 22% circa, in modo da incentivarne l’attivazione là dove è più necessaria. Avere più tempo per la sua entrata in vigore insomma consentirà di poterla migliorare e renderla veramente efficace”.