Potere al Popolo, parte la battaglia contro il dilagare degli affitti brevi in città

Palp nei quartieri popolari di Lucca: “Contro la destra che soffia sul razzismo, ricostruire a partire dalle esigenze comuni”
“Non vogliamo essere razzisti, ma ci fanno diventare. Queste sono le parole pronunciate da una signora abitante nelle case popolari di Pontetetto, durante uno dei nostri giri nei quartieri della Lucchesia. Una casa abitata da trent’anni e che, in trent’anni, non ha visto nessun intervento di manutenzione, nonostante le numerose segnalazioni e le continue richieste. Muri macchiati, scrostati, cadenti, fuori e dentro. Il razzismo si scatena nel momento in cui emerge la sensazione che l’intervento sociale sia riservato a soggetti razzializzati – migranti, rom, sinti – a discapito di coloro che si identificano come italiani. Eppure, abbiamo visto case abitate da persone di discendenza rom, inadatte ad ospitare la famiglia assegnataria; come sappiamo di famiglie di origine marocchina a cui è stato negato il montascale per il figlio costretto sulla sedia a rotelle”. Così Potere al Popolo Lucca interviene sul tema dell’emergenza abitativa.
“Mentre la destra soffia sul fuoco del razzismo per motivi di convenienza interna, come è accaduto con la vicenda dell’ex assessore Minniti, noi sappiamo che la guerra tra poveri la vincono i ricchi: la sfida è proprio quella di mostrare che lo spreco di risorse per i grandi eventi, le iniziative acchiappa-turisti, abbellimenti non necessari del centro, danneggia tutti, su una linea che separa per condizione economica e sociale e non per provenienza. Gli obiettivi che ci siamo prefissi, girando i quartieri più popolari di Lucca sono due: il primo è l’inchiesta, andando noi da chi vive il degrado dei diritti, ascoltando le voci, riconoscerle come soggetto, vita degna di fiducia, di confronto e non terminale ultimo di promesse presto fatte presto dimenticate, come denunciato dalle persone con cui abbiamo parlato; il secondo è provare a costruire vertenze, organizzare intorno a obiettivi concreti, mettendo la realtà davanti alla paura, le esigenze comuni davanti alla diffidenza reciproca. Potere al Popolo nasce per rendere potente chi si sente disarmato, inascoltato, escluso, marginalizzato. Nasce per sporcarsi le mani, organizzare, rivendicare, ottenere”.
“Di fronte al degrado dei diritti, è necessario rivoluzionare il sistema di welfare e di intervento sociale – dicono ancora da Potere al Popolo – Servono risorse economiche per assumere più assistenti sociali e operatori e operatrici che, sempre sotto organico, risultano oberati da un lavoro usurante. Servono finanziamenti per la ristrutturazione degli appartamenti sfitti, un sistema di assegnazione trasparente. E serve ancora di più il coraggio politico, che nessuno fino ad oggi ha mai avuto, di stoppare gli affitti brevi, attraverso il monitoraggio del numero di residenze destinate a B&B ed affitti brevi nel centro e nelle zone ad alta tensione abitativa, al fine di calmierare i canoni di locazione”.