Geal, l’appello di Pescucci: “Si salvi l’acqua di Lucca dall’esproprio della Regione”

Il rappresentante di Acqua Bene Comune: “Si costituisca un gruppo a sostegno di questo bene essenziale come per ospedale e manifattura”
“Lucchesi salviamo l’acqua di Lucca, salviamo la buona gestione di Geal, un patrimonio storico, una risorsa economica del territorio che la regione ci vuole “espropriare” facendola conferire in una società pubblica, ma che già oggi applica tariffe ben superiori a quelle di Geal e si dice abbia un mucchio di debiti in pancia”. A dirlo è Paolo Pescucci del Gruppo Acqua Bene Comune.
“Anni fa mi trovai spesso vicino al professor Angelini quando faceva le sue articolate conferenze stampa – dice Pescucci – Anche su Geal e per l’acqua di Lucca il professor Angelini si è speso ripetutamente, mi sia consentito riprendere e ricordare alcune tesi sostenute dal professore nella conferenza stampa dell’aprile 2024 e ribadite a luglio 2024: se il consiglio comunale, lo volesse, potrebbe prorogare di altri dieci anni la concessione idrica, aggiungendo agli abituali usi potabili, anche le importanti funzioni agricole, che già di fatto svolge, ma che possono essere ulteriormente migliorate con la proroga della concessione. Riportare i servizi idrici del Serchio sotto l’imperio delle leggi dell’ambiente varate dallo Stato, sottraendola alla disciplina della Regione Toscana, che ha tentato e tenta di sottrarre ai lucchesi quello che essi hanno di più caro, cioè l’acqua, che costituisce non solo un bene da tutelare, ma anche un valore storico e morale. Chiedere secondo il comma 147, 2 del Codice dell’ambiente, ad autorizzare la proroga, pur essendo scaduto il termine di presentazione della proposta perchè non avendo, l’ente competente, assunto ancora nessuna decisone al riguardo, come pur doveva, ci sarebbe ancora spazio per la presentazione della proposta. Presentare e sostenere politicamente la proposta che al bacino idrografico del Serchio venga riconosciuta una sua identità, che costituirebbe, in verità, la migliore difesa, della storia lucchese, dell’acqua di Lucca. In alternativa si affidi il servizio ad una società in house che già abbiamo, Lucca Holding, che in breve tempo si potrebbe attrezzare per gestire dall’gennaio 2026, per Lucca, i servizi idrici integrati, a norma della legge Galli”.
“Ritengo che le proposte del compianto professor Angelini meritino un approfondimento autorevole e dettagliato – conclude Pescucci – ed invito gli attuali politici a rileggerle studiarle ed applicarle. Spero che l’attuale amministrazione sia meno rinunciataria di quanto sembra apparire, già in campo sociosanitario è appurata la discriminazione regionale verso i lucchesi, adesso vogliono disperdere uno dei patrimoni del nostro territorio, l’acqua. Si costituisca un gruppo a sostegno di questo bene essenziale, così come è stato fatto per il Campo di Marte e come si fece per la manifattura”.