Salanetti, il dibattito in Regione. Fantozzi (Fdi): “Da Monni risposte evasive”

Il capogruppo in Consiglio: “La stessa assessora ha ribadito il rischio idraulico che conferma come la zona non sia adatta all’impianto”
“Sono assolutamente deluso e insoddisfatto dalla risposta che ho ricevuto dall’assessore Monia Monni nella Quarta Commissione, dove è stata discussa la mia interrogazione del 16 febbraio scorso sull’impianto di pannolini a Salanetti”. A dirlo è Vittorio Fantozzi, capogruppo di Fratelli d’Italia in consiglio regionale.
“La risposta dell’assessore è stata una elencazione di leggi e dispositivi che non entrano certamente nel merito dei punti centrali che sono essenzialmente due: il carico di inquinamento che questo impianto porterà con sé, vista la tipologia del prodotto (pannolini e materiali simili) e la pressochè certezza del suo fallimento, visto che l’unico caso simile in Italia, a Treviso, è naufragato in mezzo a molte difficoltà, anche di sostenibilità economica della struttura e del suo funzionamento – dice Fantozzi – Oltretutto la stessa Monni ha citato più volte il rischio idraulico, indicando la necessità di un rialzamento della struttura, ma confermando quello che abbiamo detto più volte, ovvero che la zona, anche per questo aspetto, non è adatta a un impianto simile”.
“Nella interrogazione, firmata anche da Alessandro Capecchi – prosegue Fantozzi – riassumevo tutti gli elementi di estrema debolezza di una imposizione che arriva dal Pd, come ha di fatto confermato l’assessore Monni, con scelte che sono passate sopra la testa degli abitanti di Capannori e, soprattutto, Porcari, ma che riguardano la Piana di Lucca e quindi anche Altopascio e Montecarlo, oltre che Lucca. Senza contare che è prevedibile una sicura ulteriore congestione del traffico nell’area, visto che il materiale potrà essere trasportato solo su gomma”.
“Insomma, un disastro ambientale che mina il futuro della Piana di Lucca – conclude Fantozzi – di Porcari in prima battuta e che nasce da una precisa scelta politica di chi per anni ha impedito impianti decisamente meno impattanti che avrebbero chiuso il ciclo dei rifiuti, facendo risparmiare ai cittadini della provincia di Lucca tanti soldi. Quelle stesse persone oggi stanno imponendo un impianto devastante e chissà quando capiremo il motivo vero di questa insistenza”·