Sicurezza a Lucca, Zucconi (FdI): “Serve uno sforzo congiunto delle istituzioni”

L’onorevole del partito di Giorgia Meloni aggiunge: “La sicurezza non si fa con la propaganda. Occorrono prevenzione e azioni concrete”
“Il tema della sicurezza continua a rappresentare una seria criticità per i cittadini della provincia di Lucca. È necessario un impegno coordinato e concreto da parte di tutte le istituzioni”. Lo dichiara l’onorevole Riccardo Zucconi, Segretario di Presidenza alla Camera.
“Quanto successo a Lucca negli ultimi giorni – continua l’onorevole – e a questo proposito voglio intanto ringraziare e complimentarmi con la squadra mobile ed il questore di Lucca per aver prontamente arrestato i responsabili dell’accoltellamento di via Del Battistero, dimostra la fondatezza delle mie preoccupazioni ed è per questo motivo che lunedì scorso sono stato in Questura e Prefettura e ho incontrato personalmente la dottoressa Scaduto e il dottor Giobbi, per un incontro al quale avrebbe dovuto essere presente anche il coordinatore comunale FdI di Lucca Luca Pierotti, poi impedito da impegni imprevisti”.
“Negli incontri abbiamo affrontato il tema dell’organizzazione della sicurezza anche in vista dei periodi di maggiore affluenza turistica, come i fine settimana e il periodo di Ferragosto: la Prefettura si sta attivando in questo senso per coinvolgere i Comuni nell’organizzazione di pattuglie notturne della polizia municipale, così da alleggerire le forze dell’ordine dalla gestione di altri interventi, come gli incidenti stradali. Ho comunicato di essere in costante contatto con il ministro dell’interno per assicurare, in vista della stagione estiva, un rafforzamento degli organici delle forze dell’ordine rispetto allo scorso anno – aggiunge Zucconi -. Ringrazio in merito il sottosegretario Wanda Ferro per il suo impegno e per il prezioso lavoro che sta svolgendo in questa direzione”.
Zucconi ha inoltre ribadito la necessità di un’azione collettiva da parte di tutte le componenti istituzionali, inclusa la Magistratura, affinché si applichino con rigore e severità le leggi in materia di reati come lo spaccio di stupefacenti o le aggressioni nella percezione che tali reati sono in aumento e dimostrano la necessità di una reazione severa dello Stato: “Chi viene colto in flagranza deve andare ai domiciliari o in carcere. Tolleranza zero per spacciatori, rapinatori e autori di aggressioni”.
A questo proposito, l’onorevole ha avuto un confronto diretto anche con il sottosegretario Andrea Delmastro sulle normative vigenti, ricevendo conferma della volontà del governo di inasprire le pene per i reati più gravi: “La sicurezza non si fa con la propaganda o con le dichiarazioni di solidarietà. Occorre prevenzione e azioni concrete. Le forze di polizia devono essere messe nelle condizioni di agire, con mezzi, risorse e supporto da parte di tutte le istituzioni”.