Tari più cara: 2,5% per le famiglie, 4% per le imprese. Bruni: “Incremento contenuto grazie al recupero dell’evasione”
Non è d’accordo invece l’opposizione: “Si potevano tagliare gli aumenti con politiche di bilancio. Per noi questo è molto grave”
Aumentano le tariffe della Tari: un incremento del 2,5% per le utenze domestiche, del 4 per cento per le utenze non domestiche. La crescita è stata mitigata dall’amministrazione comunale, che ha sottolineato l’intenso lavoro fatto dagli Uffici, ricordando che città limitrofe hanno avuto aumenti nettamente più considerevoli. Critica l’opposizione che ha ricordato al Comune che poteva cancellare completamente questi aumenti applicando politiche di bilancio attive e proattive per intervenire sulla tariffa.

L’argomento è stato al centro della seduta di Commissione congiunta di oggi (18 aprile), bilancio e partecipate, ad illustrare la situazione l’assessore Moreno Bruni: “Oggi (18 aprile), inizia il percorso in Commissione delle modifiche al regolamento e alla tariffa che sarà adeguata alle nuove aliquote. Un incremento che desta molte preoccupazioni per i Comuni, anche quelli adiacenti al nostro. Il lavoro che abbiamo svolto ha ridotto l’incremento che sarebbe dovuto essere del 5,28% rispetto al 2024. Lavorando insieme agli uffici e a Sistema Ambiente, abbiamo recuperato degli evasori totali che non pagavano la tariffa, dopo questo lavoro siamo riusciti a moderare questo incremento riducendolo al 2,5% di media alle famiglie e a un 4% circa per le aziende. Questo è stato il massimo che abbiamo potuto fare”.
“Gli Aumenti della Tari hanno influenzato anche in comuni limitrofi – prosegue Bruni -. Tutto ciò è dovuto alla mancanza di impianti di smaltimento, ma noi abbiamo fatto grande lavoro. Dal prossimo anno ci auguriamo (e siamo possibilisti sull’opportunità) di arrivare ad un’ulteriore diminuzione utilizzando anche politiche di bilancio attive e proattive per intervenire sulla tariffa e portare diminuzione. Il Comune ha un piccolo tesoretto di 348mila euro provenienti dal recupero dell’evasione”.

Secondo Bruni gli incrementi nei comuni limitrofi sono stati molto più significativi rispetto al Comune di Lucca. A Livorno l’aumento è stato del 6%, a Pisa tra il 6 e il 7%, a Firenze addirittura dell’8%. La scelta dell’amministrazione comunale non soddisfa però i consiglieri di opposizione Enzo Alfarano e Chiara Martini del Partito democratico.
“L’opposizione è molto dispiaciuta – dicono entrambi -. Avevamo chiesto l’anno scorso se l’amministrazione avesse intenzione di applicarsi fin da subito per evitare un aumento. Questo non è avvenuto, abbiamo sentito di paragoni con i Comuni limitrofi, abbiamo ascoltato interventi sul piano politico, ma la realtà è che si tenta di spostare l’attenzione rispetto a cosa avviene. Avviene un aumento del 2,5% per le famiglie, ci sarà un aumento del 4% per le imprese. Questo per noi è molto grave: l’anno scorso avevamo chiesto di attivare delle politiche di bilancio per cercare di evitare un aumento. L’assessore ci dice che è impossibile, quest’anno ci dice che per il prossimo anno siamo disposti anche ad attivare misure di politiche di bilancio per vedere di sterilizzare un aumento. Insomma, si rimandano sempre nel tempo le cose che si possono fare oggi. Secondo noi era necessario evitare assolutamente un aumento”.

Moreno Bruni ricorda che il problema degli aumenti è dovuto all’assenza di impianti di smaltimento: “Se ci fossero potremmo dare alla tariffa un taglio maggiore, è un problema che riguarda tutti e in futuro dovemmo metterci la testa. Per quest’anno consideriamo gli aumenti sostenibili dopo il lavoro fatto sul recupero dell’evasione”.
Secondo il consigliere Pasquinelli, gli aumenti sono dovuti ad un concetto antiscientifico a livello regionale da parte di alcuni partiti: “Se aumentano le tariffe ciò è dovuto alle scelte urbanistiche fatte negli anni. In Toscana per colpa dei Verdi sono state preferite le discariche agli impianti di termovalorizzazione”.
“Sui servizi straordinari degli operatori, ci sono stati degli incrementi dovuti all’aumento del numero degli eventi – dice la presidente di Sistema Ambiente, Sandra Bianchi -. Sono state aggiunte nei quartieri delle eco station, per evitare che la popolazione tenesse per troppo tempo rifiuti in casa. Poi abbiamo intenzione di fare un’opera di sensibilizzazione della cittadinanza contro l’abbandono di rifiuti e di deiezioni liquide e solide degli animali. A questo proposito abbiamo incrementato il numero dei passaggi di spazzamento meccanizzato per lavare le strade”.
La Commissione poi si è concentrata sulle modifiche al regolamento del servizio dei rifiuti. Ad illustrarle l’assessora all’ambiente, Cristina Consani: “Abbiamo modificato 15 articoli, ma non abbiamo portato modifiche sostanziali – spiega -. Si tratta di definizioni, precisazioni di termini, specifiche”.
La Commissione è passata poi all’espressione del parere: positivo per la maggioranza e negativo per l’opposizione.