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Salviamo la nostra acqua: “Il Comune punti a creare una Geal 2.0 tutta pubblica”

24 aprile 2025 | 19:51
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Salviamo la nostra acqua: “Il Comune punti a creare una Geal 2.0 tutta pubblica”

Il gruppo: “Se Lucca prosegue per la strada aperta dalla sentenza del Tar potrà gestire per sempre la propria acqua”

“Acqua, cosa conviene al Comune e ai lucchesi”. A dirlo è il gruppo Salviamo la nostra acqua, che promuovono la gestione autonoma.

“Alcuni semplici e chiari motivi per cui al Comune di Lucca conviene creare una Geal 2.0 che gestisca in autonomia e con completa gestione pubblica il servizio idrico – dice il gruppo –  Scelta che va fatta adesso, ora o mai più, visto che la norma di salvaguardia che consentirebbe di garantire la tutela del servizio idrico lucchese fin qui egregiamente erogato tramite Geal (e cioè l’art. 147, comma 2-bis lett. b) D. Lgs. n. 152/2006) è applicabile solo alle gestioni comunali “esistenti”. Se il Comune di Lucca prosegue per la strada aperta dalla sentenza del Tar potrà gestire per sempre la propria acqua, il suo patrimonio storico da secoli, il bene che i fiorentini e i comuni vicini ci invidiano. Né è credibile affermare che la costituzione di una nuova società comunale cui affidare il servizio idrico integrato per conto del Comune di Lucca comporterebbe sacrifici finanziari insostenibili”.

“L’attuale Geal produce infatti ogni anno circa 4 milioni di utili, di cui 2 adesso vanno al socio privato: ora, considerando che la nuova società pubblica potrà liquidare il socio privato di Geal si dice con 10-12 milioni, viene da domandarsi quale istituto di credito non concederebbe un prestito di tale entità ad una società che senza sforzo in 6-7 anni sarebbe capace di ripianare il debito semplicemente devolvendogli la quota che prima andava al socio privato. In questo scenario, è evidente che l’obiettivo primario da perseguire sia creare una Geal 2.0 al 100% comunale che con una nuova concessione trentennale possa liquidare facilmente il socio privato e, grazie ai tempi giusti per ammortizzare la spesa, estendere la rete anche nelle parti di territorio ora carenti”.

“Perseguire altre soluzioni, quali il progetto, portato avanti da taluni movimenti politici, di modificare la normativa regionale in materia di servizio idrico (Lrt 69/2011) al fine di organizzare su base provinciale (anziché regionale) il servizio idrico integrato, non assicurerebbe la preservazione di Geal e del suo ottimo modello di gestione – prosegue – E infatti, se questo progetto trovasse realizzazione, Geal confluirebbe comunque in una società provinciale, in cui esperienza, professionalità (e utili) della gestione comunale lucchese si andrebbero a disperdere. E ciò per non parlare degli investimenti, che difficilmente, in caso di società provinciale, verrebbero convogliati su Lucca (che beneficia di una rete in migliore stato rispetto ad altre realtà), e delle tariffe: le tariffe di Geal sono infatti inferiori del 30-40% rispetto a quelle degli attuali gestori degli altri Comuni, ed appare inverosimile che, nel caso di costituzione di una società provinciale, queste verrebbero mantenute su tali livelli. In sostanza, per conto nostro, la via è una sola: salvaguardia del servizio idrico lucchese, senza se e senza ma”.