Partiti e associazioni di sinistra in piazza contro riarmo, guerra e carovita

in corteo in città sulla base di una piattaforma che va dall’antifascismo ai diritti. Protesta anche per la biblioteca di S.Concordio
In dieci, fra partiti e associazioni, si sono mobilitate per il 25 aprile. Un corteo “contro il Rearm Europe, i genocidi, la guerra, il carovita” ha sfilato questa mattina condividendo una piattaforma comune.

Hanno aderito Società Popolare di Mutuo Soccorso G. Garibaldi, Alternativa Libertaria, Potere al Popolo Lucca, Rifondazione Comunista Lucca, Giovani Comunisti/e Lucca, Confederazione Cobas Provincia di Lucca, Biblioteca Popolare di San Concordio (con striscioni contro la fine della concessione della sede di via Urbiciani), Assemblea No Guerra No base, Popolare Trebesto e Collettivo Rossa Primavera con il motto ‘Siamo Resistenza!’.

Questa la piattaforma della protesta.
Siamo la parte della città che lotta contro il riemergere del fascismo in forme nuove, in tutto il paese così come a Lucca, dove per anni i movimenti fascisti sono stati legittimati da tutta la classe politica fino a raggiungere i vertici delle istituzioni.
Nella crisi nazionale e internazionale, in un momento di stravolgimento delle alleanze con l’avvicinamento tra Trump e Putin e l’avanzata delle destre nazionaliste in Europa e nel mondo, i popoli sono ridotti a numeri nel cinico calcolo delle multinazionali delle armi e degli imperialismi.
La scelta dei governi europei, asserviti agli interessi del profitto, è di derubarci di 800 miliardi da regalare alla produzione militare: 800 miliardi che dovrebbero essere destinati alla sanità, al diritto all’abitare, alla scuola, al sostegno al reddito, all’educazione sessuo-affettiva contro la violenza di genere, all’uscita dalla crisi sociale che attanaglia gran parte della popolazione europea.
Ci hanno sempre detto che per i bisogni della gente non c’erano soldi ma a quanto pare per i bisogni dei grandi imprenditori, affaristi, speculatori, si trovano sempre.
Nel frattempo, dall’altra parte del mare, va in scena da ormai quasi due anni il genocidio del popolo palestinese, il quale ci insegna quotidianamente che cosa significa resistere: di fronte alle volontà di annichilimento dello Stato criminale di Israele, i palestinesi da sempre resistono, festeggiano l’iftar, ricostruiscono, mantengono forte la memoria del loro diritto al ritorno. Anche quando un megalomane come Trump minaccia di trasformare la loro casa in una riviera per milionari con un piano di deportazione di massa di carattere etnico, prontamente sposato dal governo Netanyahu.
In questo 25 aprile, vogliamo rilanciare il significato della lotta partigiana e lo spirito che accompagnava i resistenti di allora per un mondo migliore.
Eredi delle giovani e dei giovani di un tempo, vogliamo parlare di tutti coloro che resistono anche oggi, in ogni modo: vogliamo parlare di chi apre spazi di socialità e di alternativa, testimonianza che un mondo fondato su valori di eguaglianza, solidarietà, accoglienza è già realtà; vogliamo parlare di chi si difende e resiste sul posto di lavoro, mentre è in atto una vera e propria guerra ai lavoratori e alle lavoratrici, che nell’ultimo anno a Lucca si è portata via Luca, Mariano, Luca, Nicola; vogliamo parlare di chi lotta per il diritto alla casa, per la sanità, per una scuola che non sia indottrinamento allo sfruttamento, per un salario dignitoso, per la giustizia ambientale, per il riconoscimento dei diritti dei migranti e delle nuove cittadinanze, nonostante i governi che criminalizzano e reprimono con ogni mezzo il dissenso e il conflitto sociale; vogliamo parlare di chi resiste al sessismo, alla violenza di genere, all’omobitransfobia e alla cultura patriarcale che prepara il terreno ai femminicidi; vogliamo parlare di chi si sforza di decostruire se stessə per realizzare insieme la trasformazione; per Sara, Ilaria, Maria e per tutte.
Vogliamo dire che resistere oggi significa tanto, ma significa innanzitutto non cedere all’impotenza. Significa creare collettività per riconoscerci nell’antifascismo delle lotte che portiamo avanti tutto l’anno e sentirci forti insieme.
Il 25 aprile saremo insieme in corteo, attraverseremo i luoghi di tutte le forme di resistenza – armata e non armata – e di insubordinazione degli antifascisti lucchesi, in ideale connessione con chi ci ha preceduto.
Saremo potenti, saremo Resistenti!






