Forum Lucca Acqua Si-Cura Bene Comune: “Pfas, in due pozzi di Lucca superata la soglia prevista dalle nuove norme”
La situazione emersa dalle ultime analisi di Arpat e Greenpeace, dicono dall’associazione, “rischia di mettere in pericolo cittadini ed ecosistema”
Sostanze Pfas nei pozzi lucchesi, superata la soglia rispetto alla nuova normativa europea. Ne hanno parlato oggi i componenti del Forum Lucca Acqua Si-Cura Bene Comune che hanno presentato la fotografia dalle ultime analisi di Arpat e Greenpeace, unite all’entrata in vigore del decreto-legislativo 260/2025. Una situazione che “rischia di mettere in pericolo non solo la salute di cittadini ed ecosistema, ma anche il corretto funzionamento di parte del sistema idrico lucchese”.
“Questo forum sta portando avanti un impegno molto importante per l’acqua pubblica e sicura. Per prendere posizione ed esprimere il proprio parere rispetto all’assetto idrico e il suo futuro”, afferma Virginio Giovanni Bertini, sindacalista Cgil, nell’incontor in Cgil di Lucca, per sollevare l’attenzione pubblica sulla questione dell’inquinamento da sostanze Pfas delle falde acquifere del Comune di Lucca, della Piana lucchese e di diverse zone di tutta la Provincia.
“Da diversi mesi siamo impegnati insieme a Tommaso Panigada e Greenpeace per i dati reali sulla presenza delle Pfas (sostanze perfluoroalchiliche cioè cancerogene e inquinanti) nell’acqua. Abbiamo chiesto al sindaco di fare queste analisi ma tutt’oggi – prosegue – non sono arrivate risposte esaurienti”.
“Siamo a una svolta dal punto di vista legislativo: dovendo obbedire ad una normativa europea, il governo italiano – conclude – ha dovuto fissare con un decreto nuove normative nelle quali è previsto un nuovo livello di soglia, dal primo di maggio”.
È intervenuto poi Tommaso Panigada, dell’associazione Quelli che l’acqua unisce: “Bisogna distinguere la presenza di queste sostanze figlia dei prodotti di consumo che riguarda tutti e quelle presente nei corpi (viventi, frutta, verdura ecc…), che si trovano vicino a questa fabbrica che le produce. La portata del problema nel giro di un anno è andata avanti. Il governo ha fatto una decretazione d’urgenza, perché la soglia di sostanze Pfas presenti nei viventi dovesse passare da 100 nanogrammi a 20”.
“Quando noi ponemmo il problema che a San Filippo che Arpat ci comunicò che erano presenti 106 nanogrammi di queste sei sostanze, nel complesso. Non si trattava dell’acqua distribuita ma di quella prima di essere trattata – spiega Panigada-. Quindi ci ponemmo il problema: cosa c’ha quest’acqua?”.
In particolare, i test svolti sulle acque provenienti dai pozzi collocati a San Filippo hanno evidenziato una concentrazione di 22 nanogrammi per litro, e anche quelle estratte dal campo pozzi di San Pietro a Vico e distribuite ad alcune aree utenti gestite da Acque Spa fra Marlia e Lammari non rientrano nei nuovi parametri di accettabilità. Queste non sarebbero però le uniche acque del territorio della provincia con un livello di contaminazione oltre a quello di allerta. Al momento delle rilevazioni, il Forum ha sottoposto la questione all’attenzione del Comune di Lucca e di Geal, ricevendo però generiche rassicurazioni, senza che poi venisse fatta una seconda analisi per smentire il rischio per la salute dei cittadini che ricevono quell’acqua nelle proprie case.
“Spallucce non lo potrà fare più nessuno – sottolinea -. Grazie a questo governo – che io non ho votato – é stata fatta questa normativa: per organizzare il monitoraggio e gli interventi, per i quali però ci sono problemi di risorse”.
“Abbiamo trovato alcuni dati del 2024 – rileva -, da cui è emersa un criticità sul Rio Guappero. Nei pesci ne sono state trovati 2,6 microgrammi. Noi umani da 1 a 4 microgrammi possiamo stare tranquilli, da 4 a 20 è bene che ci si monitori e da 20 in su è bene attenzionare”.
“Porre margini improvvisamente così restrittivi da parte del Governo, vuol dire aver capito il problema. Siamo qui – conclude Panigada -perché le creature viventi possano vivere in salute”.
Ha preso la parola anche Franco Galeotti, segretario generale della Filctem Cgil Lucca, che ha allargato il tema sul futuro del servizio idrico: “Oggi sul tema del futuro di Geal si sta consumando una discussione più di carattere propagandistico, che di sostanza. Ad oggi la normativa nazionale e regionale che regola la gestione del servizio idrico non rileva modifiche. Il futuro, comunque, si giocherà sugli adeguamenti infrastrutturali. Ci sono società che investono in media 66 euro pro capite – come Geal – e ce ne sono altre che ne investono più del doppio. Come Acque che investe 154 euro pro capite, Gaia 131 e Acquedotto del Fiora 123. Non siamo qui per dire quale società sia meglio, cioè lo possiamo fare solo analiticamente. La nuova società gli amministratori la chiamino come vogliono, ma dal punto di vista del dibattito – chiude l’intervento Galeotti – registriamo una diatriba solo di carattere propagandistico ed elettorale e registriamo preoccupanti ed imbarazzanti ritardi”.
Daniele Bianucci, consigliere comunale di Sinistra Con, chiude l’appuntamento: “Avevamo presentato una mozione redatta insieme all’associazione Senza confini e Tommaso Panigada in particolare, che cercava di aprire una pista all’interno del Comune di Lucca riguardo a queste problematiche Pfas”.
“Avevamo avuto garanzie dall’assessora comunale Cristina Consani – prosegue Bianucci – sull’aprire un tavolo di lavoro condiviso sulle problematiche Pfas, addirittura ci era stata garantita l’apertura ad associazioni e forze sindacali. Questo nel giugno 2024, tra poco compie un anno e probabilmente a Lucca sono occupati da altre situazioni rispetto alla salute dei cittadini”.
“Nella stessa sede, avevo avuto rassicurazioni da parte del presidente di Geal di avere dati precisi rispetto alle misurazioni di queste sostanze nei pozzi. Il presidente di Geal – evidenzia – non solo non ci ha fornito i dati ma mi ha risposto con grande arroganza, di chi non ha a cuore la salute dei cittadini. Invito quindi a riprendere la situazione in mano al Comune di Lucca, all’assessora Consani e a Geal o all’azienda che sarà attiva sul territorio”.