Idea Service: “Serve un piano green per i fondi Ue”

La società di consulenza: “Interventi legati al green deal condizione imprescindibile”
“A proposito del Recovery and resilience facility stiamo assistendo ad un festival irresponsabile di promesse secondo il quale tutto si può fare con i 209 miliardi che spettano al nostro Paese”. Lo sostengono gli esperti di Idea Service.
“Dalla riduzione delle tasse ,al ponte o tunnel di Messina alla ricostruzione di Amatrice e via di seguito. Nell’immaginario complessivo i soldi sono già finiti. Sono già 534 i progetti arrivati sul tavolo del Ministro della Economia. Il rischio della polverizzazione delle risorse è concreto e reale – si speiga – . Il tempo per la realizzazione di un piano nazionale per la ripresa scorre inesorabile mentre noi discutiamo di discoteche e banchi a rotelle. E’ bene sapere che i fondi dovranno essere impegnati per il 70% entro il 2022 e le priorità sono note a tutti e da diverso tempo e si va dalla sanità al capitale umano, alla innovazione e digitalizzazione”.
“Il nostro grado di serietà – ammonisce Idea Service – dipende dagli impegni che assumeremo nell’ambito della energia,decarbonizzazione e sostenibilità ambientale. Il colore dominante dovrà essere il verde. Gli interventi legati al Green deal sono condizione imprescindibile e sono il prezioso chiavistello dell’intero programma europeo. Dunque è assolutamente importante che se ne parli e che si facciano scelte opportune con serietà e sollecitudine, ne va del nostro futuro e quello delle prossime generazioni”.