Un giorno sbagliato: in scena una graffiante critica della modernità



Ecco la recensione di Marco Andreini su Project Movie
“Oggi ti devi proteggere da solo, tanto nessuno ti aiuta”. “Alla gente arriva addosso talmente tanta roba, che il cervello non regge”. “Quando arriviamo al punto di ebollizione, ma esplodiamo”. “I media, Twitter, Facebook e tutta la pressione addosso”
Si sentono dire diverse frasi così all’inizio del film, ed è proprio qui che capiamo come Unhinged (=squilibrato, tradotto in italiano con Il giorno sbagliato), prendendo un po’ da The Hitcher e un po’ da Un giorno di ordinaria follia, attualizza il concetto e condanna le frustranti criticità della società moderna.
Rachel è imbottigliata nel traffico col figlio. In ritardo, suona il clacson al pick-up di fronte rimasto fermo al semaforo verde. L’uomo alla guida poco dopo la raggiunge e le intima di chiedere scusa, ma la donna si rifiuta, e a quel punto… “Lei non lo sa cos’è una brutta giornata… ma lo scoprirà, ha capito bene? Cazzo se lo imparerà”
Viene da chiedersi se forse non dovremmo imparare la lezione anche noi… continuate la lettura della Recensione a cura di Marco Andreini su Project Movie!