Spariscono i cassonetti per gli abiti usati, a Lucca si creano cinque centri di raccolta sorvegliati dalle telecamere

29 settembre 2023 | 12:02
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Cambia totalmente il servizio da ottobre. L’assessore Consani: “Una razionalizzazione per migliorare e dare continuità al servizio”

Da ottobre, con un comprensibile periodo di assestamento, cambierà radicalmente il sistema di raccolta e recupero dei vestiti usati a Lucca. Una pratica virtuosa, che permette di assegnare capi di vestiario in buono stato a persone bisognose e evita in tal modo che essi finiscano tra i rifiuti, con evidente vantaggio per la raccolta e per l’aspetto etico di questa azione comunque di carità e solidarietà verso chi ha bisogno.

“Ci sono una serie di fattori concomitanti, che ci hanno portato a elaborare una operazione di rinnovo totale del servizio per garantire comunque che chi vuole donare il proprio vestiario usato lo possa continuare a fare, ma contemporaneamente senza vedere disseminati sul territorio i cassonetti e , soprattutto, i vestiti stessi intorno a essi, come purtroppo spesso accade – confermano Cristina Consani, assessore all’ambiente del Comune di Lucca e Sandra Bianchi, presidente di Sistema Ambiente -. Quindi nessun ridimensionamento, come potrebbe apparire a prima vista, ma una razionalizzazione del servizio, a vantaggio del decoro dell’intero territorio comunale, visto che fino a oggi ci sono stati 85 cassonetti in 69 postazioni, mentre noi convogliamo tutto nei 5 centri di raccolta presenti nel nostro territorio, controllati anche attraverso videocamere, che si trovano a Mugnano, a Pontetetto, a Monte San Quirico e a Sant’Angelo in campo. Cercheremo di fare una adeguata informazione con l’utilizzo di pannelli esplicativi e una presenza dove oggi ci sono i cassonetti, per spiegare il più possibile questa importante novità”.

Questa modifica prende spunto dal termine del contratto con la cooperativa individuata nel 2018 per la raccolta degli indumenti usati, che scade appunto con la fine di settembre, e dai rilevamenti che hanno evidenziato reiterati abbandoni di rifiuti nei pressi dei contenitori degli indumenti usati, disseminati sul territorio comunale. L’amministrazione comunale e Sistema Ambiente hanno così elaborato un piano operativo con l’obiettivo di dare un segnale di cambiamento e gestione responsabile della raccolta.

A partire dal mese di ottobre, quindi, compatibilmente con i tempi tecnici dell’azienda, saranno rimossi dal territorio tutti i contenitori gialli per la raccolta degli indumenti usati, e questa proseguirà solo presso i centri comunali di raccolta e nella stessa sede di Sistema Ambiente, grazie anche alla collaborazione di organizzazioni no profit, come il Centro del Riuso Daccapo, che si sono resi disponibili ad accettare gli indumenti che vi verranno portati.

L’importante servizio, che associa l’aspetto ambientale a quello solidale, viene quindi rafforzato e implementato, cercando però di porre rimedio alle problematiche che un non corretto utilizzo dello stesso provocava.

L’amministrazione comunale e Sistema Ambiente ricorda infine che, in base alle vigenti normative, per indumenti usati si intendono abiti, scarpe, biancheria personale e per la casa in buono stato e riutilizzabile, per cui scarpe rotte o indumenti infeltriti o inutilizzabili, così come scarti di tessuto, devono essere conferiti nell’indifferenziato come rifiuti.