Fava (Fipe ristoratori): “Il suolo pubblico? Qualche agevolazione è necessaria, altrimenti saremo schiacciati dai rincari”

22 aprile 2022 | 17:09
Share0

Dopo la crisi della pandemia , c’è apprensione anche per il problema della guerra: “I costi degli alimenti sono lievitati, se non si inverte la rotta il rischio di adeguamento dei prezzi è inevitabile”

E’ stato recentemente eletto, dal Consiglio direttivo, come nuovo presidente per il sindacato provinciale Fipe ristoratori Confcommercio Lucca: lui è Antonio Fava, titolare del ristorante Osteria del manzo in via Cesare Battisti. La sua presidenza non si limita al comune di Lucca, ma si rivolge a tutta la provincia tanto che all’interno del Consiglio, sono presenti anche ristoratori della piana, della Garfagnana e ben presto anche della Versilia.
Uno dei principali problemi che ha recentemente affrontato, riguarda per lo più il centro storico, ed è la spesa che i ristoratori lucchesi sostengono per l’occupazione del suolo pubblico, che ha portato ad un acceso dibattito da parte degli operatori del settore, con l’amministrazione comunale. Soprattutto dopo che alcuni comuni limitrofi hanno optato per renderlo gratuito.

“Abbiamo intrapreso un dialogo con l’amministrazione – spiega Antonio Fava -, sappiamo che in comuni vicino a noi hanno assunto decisioni diverse da quelle di Lucca, per quanto riguarda il suolo pubblico, dalla completa gratuità a Capannori, agli sconti del comune di Altopascio, alla gara sul suolo pubblico del comune di Viareggio. In questa fase noi abbiamo chiesto al comune di venirci incontro con  il pagamento, ovviamente l’obiettivo era quello della completa gratuità, ma sappiamo che sarebbe stato un obiettivo difficilmente raggiungibile, questo perché, ognuno deve fare i conti con le proprie risorse. Dal Comune, in un primo momento c’era stato un diniego e dal primo aprile, il suolo pubblico tornava ad essere a pagamento. I successivi incontri e colloqui hanno portato ad una soluzione, che diciamo, se non ci accontenta, quantomeno lascia ben sperare. Il pagamento del suolo pubblico è stato rinviato a partire da luglio, a luglio ci sarà una una revisione del bilancio e tutti speriamo che ci potranno essere nuove risorse e queste risorse in parte potranno essere destinate anche a venire incontro, per una scontistica sul suolo pubblico. E’ chiaro che in questo momento dove la stagione non è ancora partita, dove abbiamo rincari delle bollette, rincari dei generi alimentari, iniziare a pagare adesso il canone sarebbe stata una spesa che difficilmente avremmo potuto sostenere”.

Siamo appunto di fronte all’inizio della stagione, abbiamo notato che in questi giorni durante le vacanze pasquali il turista straniero, si è riaffacciato alle porte della nostra città, è un segnale di ripartenza per il settore?

“Diciamo che è una buona premessa e promessa, non c’è sicuramente stato il boom che negli anni passati eravamo ormai abituati a vedere – precisa Antonio Fava -. C’è stato comunque un bel ritorno di turisti italiani, anzi direi prevalentemente italiani, ma anche una buona presentazione di un turismo di prossimità, quindi francesi, svizzeri, tedeschi, sono di nuovo apparsi anche qualche turista americano e questo quindi, lascia ben sperare per la ripresa della stagione estiva”.

Il settore ristorazione è stato uno dei più colpiti dalla pandemia e questo immancabilmente ha portato ad una crisi. Adesso, per fortuna, il problema sembra essere alle spalle.

“Come segno di un ritorno a una certa normalità, noi insieme ad altre associazioni eccetera vorremmo coinvolgere e realizzare  dei filmati per promuovere il ritorno al ristorante in completa sicurezza”.

La pandemia adesso non fa più paura, ma se guardiamo all’orizzonte si staglia davanti a noi l’ombra di una nuova crisi dovuta alla guerra e quello che ne consegue. I prezzi dei piatti subiranno dei rincari?

“Il caro gas è sicuramente una cosa che è sotto gli occhi di tutti, perché non è un problema esclusivo dei ristoranti – dichiara Antonio Fava -. Credo che tutti noi abbiamo avuto amare sorprese dalle bollette in questi mesi. Per le attività commerciali, ovviamente, dove il consumo è più alto, l’impatto è notevolmente maggiore. Ma la guerra in Ucraina, ha portato anche a dei rincari su alcune materie prime che sono importanti, uno su tutti, l’olio, l’olio d’arachidi, l’olio di girasole e poi la pasta, non dimentichiamo che dall’Ucraina e dalla Russia non prendiamo solo il gas. Si avvertono rincari importanti in queste materie prime – prosegue -, in questo momento cerchiamo di non intervenire sui prezzi, anche se effettivamente è molto difficile e se la situazione perdura sicuramente c’è da attendersi almeno leggeri o perlomeno contenuti adeguamenti, perché è in dubbio che, non è solo il gas, è tutto in aumento, dall’olio, alla farina, alla pasta, alla carne e così via”.

Nonostante tutto però c’è ottimismo per questo inizio di stagione.

“La cosa che adesso mi sento di dire è che è importante ripartire, l’invito è quello di tornare a frequentare i nostri ristoranti. Qui le persone, avranno la possibilità di trovare del cibo di prossimità, perché ormai noi usiamo vini biologici e biodinamici della lucchesia, usiamo ortaggi che fanno parte della rete di contadini locali, quindi noi stessi sosteniamo la loro economia e allo stesso tempo offriamo ai clienti prodotti naturali – conclude Antonio Fava -. Quindi, l’unica cosa che mi sento di aggiungere è appunto l‘invito di tornare sulle nostre tavole e vedere i ristoranti pieni”.