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Euro 1996 in Inghilterra: titolo alla Germania grazie al golden gol di Bierhoff

8 giugno 2024 | 17:39
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Euro 1996 in Inghilterra: titolo alla Germania grazie al golden gol di Bierhoff

Prima edizione con la partecipazione delle realtà ex sovietiche e jugoslave. Battuta una sorprendente Repubblica Ceca, che aveva estromesso l’Italia nel girone

1996, ovvero della rivoluzione. L’edizione inglese dei campionati europei di calcio che chiude gli anni Novanta è piena di novità. Innanzitutto è la prima edizione in cui si gioca con la regola dei tre punti per la vittoria. Seconda primizia: la fase finale passa da otto a sedici formazioni partecipanti, anche a causa del moltiplicarsi delle federazioni affiliate dopo la disgregazione delle repubbliche ex sovietiche, della Jugoslavia e della divisione in due fra Repubblica Ceca e Slovacchia.

Servono, quindi, otto gironi di qualificazione di cui uno da cinque squadre e sette da sei nazionali. Passano le prime e le migliori sei seconde classificate. Le peggiori seconde disputano uno spareggio per volare alla fase finale in Inghilterra.

Terza, enorme, novità, in caso di supplementari negli scontri diretti la gara si interrompe al golden gol, ovvero quando una delle due formazioni segna un gol. Se si arriva al 120’ in parità si ricorre ai calci di rigore.

Nelle qualificazioni l’Italia di Arrigo Sacchi, vicecampione del mondo, c’è ed è ambiziosa, ma se la deve vedere contro una emergente Croazia. Arriva seconda per differenza reti dopo aver perso in casa e pareggiato fuori con i biancorossoblu ex jugoslavi del capocannoniere delle qualificazioni Davor Suker. Ma gli azzurri chiudono come migliore delle seconde e volano in Inghilterra.
Nel gruppo 1 la Romania chiude al primo posto superando la Francia, che chiude senza sconfitte il raggruppamento davanti a Slovacchia, Polonia, Israele e Azerbaigian. Avanti anche la Spagna, senza intoppi, davanti ai campioni europei uscenti della Danimarca, che mettono alle spalle Belgio, Macedonia, Cipro e Armenia. La Svizzera conquista la fase finale degli europei per la prima volta nella sua storia. Con lei, a braccetto, anche la Turchia che chiude seconda e approda per la prima volta alle fasi finali. Lontani i fasti di Svezia e Ungheria, eliminate, in un girone che vedeva al via un’ancora acerba Islanda.
È la Repubblica Ceca di Pavel Nedved a mandare l’Olanda (che supera la Norvegia solo per lo scontro diretto a favore) agli spareggi fra seconde. Alle spalle in fila ci sono Bielorussia, un buon Lussemburgo (tre vittorie, una proprio con i cechi) e Malta famalino di coda. Senza problemi il Portogallo, che mette alle spalle le due Irlande (l’Eire spareggerà con l’Olanda) ma anche Austria, Lettonia e Liechtenstein. Solo un passo falso in Bulgaria per la Germania nel suo girone e qualificazione a braccetto con la formazione dell’Est, un’altra esordiente. Niente da fare per Georgia (15 punti prima di sparire a lungo dai radar del calcio europeo), Moldavia, Albania e Galles. Chiude le qualificazioni il percorso netto della Russia che insieme alla Scozia vola alle fasi finali a scapito di Grecia, Finlandia, Far Oer e San Marino.

Lo spareggio fra le peggiori seconde, Olanda e Irlanda, decide l’ultimo posto a Euro 1996: i tulipani si qualificano grazie alla doppietta di Patrick Kluivert.

Nell’edizione inglese, oltre che a Londra, si gioca a Newcastle, Liverpool, Leeds, Manchester, Sheffield, Nottingham e Birmingham. Quattro gironi da quattro squadre qualificano le migliori due formazioni ai quarti d di finale per l’avvio delle gare ad eliminazione diretta.
L’Italia è inserita nel Girone C con Germania, Repubblica Ceca e Russia. La partenza è promettente: una doppietta di Casiraghi stende la Russia mentre la Germania liquida con risultato classico la Repubblica Ceca. Ma nella seconda gara la faccenda si complica: il gol lampo di Nedved viene rimediato da Chiesa, ma dopo il 2-1 di Bejbl il risultato non cambia più. La Germania travolge ed elimina virtualmente la Russia. Nella terza gara, quindi, gli azzurri sono sostanzialmente obbligati a vincere con la Germania perché in caso di parità di classifica con Nedved e compagni varrebbe lo scontro diretto. L’Italia non demerita e dopo nove minuti ha anche l’occasione migliore per passare ma Zola si fa ipnotizzare da Kopke. Finisce senza reti e nonostante questo gli azzurri potrebbero avanzare perché la Russia a cinque minuti dalla fine sta battendo i cechi. Il gol di Smicer spegne ogni entusiasmo di passare ai quarti per il rotto della cuffia.

I padroni di casa dell’Inghilterra, trascinati da Alan Shearer, iniziano piano con l’1-1 con la Svizzera ma poi vincono il girone vincendo contro Scozia e Olanda. La sfida per il secondo posto è fra i tulipani e gli scozzesi, che si annullano nel primo match e poi battono entrambi la Svizzera. A parità di differenza reti prevale il maggior numero di gol realizzati dall’Olanda.
La Francia va ai quarti come prima battendo Romania e Bulgaria e impattando con la Spagna che sorpassa la Bulgaria nell’ultimo turno battendo la Romania a una manciata di minuti dalla fine. Le altre qualificate sono Portogallo e Croazia, che dopo un avvio diesel annullano la resistenza di Danimarca e Turchia, che al suo esordio non fa punti. La leadership del girone la decide il 3-0 del Portogallo sulla Croazia.

Dai quarti in poi regna l’equilibrio nella prima edizione degli europei in cui viene sperimentato il golden gol, la rete che interrompe la partita nei supplementari alla prima segnatura.
Nelle gare del 22 giugno le partite si conciudolo ai calci di rigore dopo un doppio 0-0. L’Inghilterra supera la Spagna che fallisce dal dischetto con Hierro e Nadal, la Francia batte l’Olanda che nella serie di cinque sbaglia con Seedorf. Vittorie nei regolamentari per le altre due sfide, Klinsmann su rigore e Sammer prevalgono sulla rete di Suker in Germania – Croazia, la Repubblica Ceca spegne le velleità del Portogallo con Poborsky.

Entrambe ai calci di rigore le semifinali. Francia e Repubblica Ceca non vanno oltre lo 0-0 dopo 120 minuti. Nessun errore nei primi cinque tiri dal dischetto, si va a oltranza: sbaglia Pedros, segna Kadlec, cechi a contendersi il trofeo. In finale ci si attende i padroni di casa dell’Inghilterra e con la Germania inizia bene grazie al gol di Shearer. Kuntz impatta intorno al quarto d’ora e il risultato non cambia fino ai tiri dal dischetto. Nei tiri ad oltranza è Southgate a fallire dopo il gol di Moeller.

A Wembley quindi, si gioca una rivisitazione della finale del 1976: allora era Germania Ovest – Cecoslovaccia, ora è la Germania unita che affronta i soli cechi. Agli ordini del fischietto italiano Pierluigi Pairetto sono i cechi a mettere paura agli avversari più titolati. Intorno al quarto d’ora della ripresa Berger li porta in vantaggio su calcio di rigore. Serve un Bierhoff in grande spolvero, subentrato da soli 4 minuti per l’1-1 al 73’. Si va ai supplementari ed è proprio Bierhoff a segnare il golden gol che regala ai tedeschi, decimati dalle assenze e con Klinsmann non al meglio, la Coppa.

Il tabellino della finale

Repubblica Ceca – Germania 1-2 al golden gol
REPUBBLICA CECA: Kouba, Suchoparek, Kadlec, Hornak, Nemec, Rada, Bejbl, Berger, Nedved, Poborsky (43’st Smicer 88′), Kuka. A disp.: Nemecek, Drulak. Frydek, Kubík. Srnicek, Kotulek, Novotny, Kerbr, Maier. All.: Uhrin
GERMANIA: Kopke, Ziege, Helmer, Sammer, Babbel, Strunz, Hassler, Eilts (1’st Bode), Scholl (24’st Bierhoff), Klinsmann, Kuntz. A disp.: Kahn, Schneider, Reck. All.: Vogts
ARBITRO: Pairetto (Italia)
RETI: 14’st rig. Berger, 28’st e 5’pts (golden gol) Bierhoff
NOTE: Ammoniti Hornak, Helmer, Sammer, Ziege