Da dieci anni ‘in Diretta’: dal 2012 oltre 26 milioni di persone sono passate da qui

Compleanno per il nostro quotidiano on line, che nel frattempo si è fatto in quattro. Per diventare il punto di riferimento dei lettori in tutti i territori
Ebbene sì, sono già passati dieci anni.
Era il pomeriggio del 13 settembre del 2012 quando per la prima volta gli articoli di Lucca in Diretta ottenevano il ‘visto si stampi’ per entrare nel mondo del digitale e per iniziare a circolare in rete.
Un azzardo quella scelta, laddove in città oltre ai giornali tradizionali esistevano già due quotidiani on line in piena attività. Eppure in poco tempo con la costanza, la fatica, il lavoro, l’impegno e la professionalità di un gruppo che col tempo è cresciuto di numero, Lucca in Diretta è diventato il giornale di riferimento dei lucchesi. Lo diciamo davvero senza falsa modestia e senza timore di smentita. Non c’è persona in città, giovane o adulto, lucchese doc o ‘piovuto’, che in qualche modo più volta al giorno non entri in contatto con le notizie del nostro quotidiano on line. Ed è ormai vulgata comune asseverare un racconto affermando che ‘l’ha scritto Lucca in Diretta’. Una soddisfazione che, pur nelle mille difficoltà che affronta tutti i giorni una azienda che edita quotidiani on line e che vive solo di pubblicità e non di sovvenzioni pubbliche, ripaga delle tante ore di lavoro di tutti, dagli amministratori ai giornalisti, dai collaboratori agli impiegati di una realtà che, altra grande soddisfazione, negli anni è stata in grado di garantire posti di lavoro veri e di far crescere e maturare giovani appassionati di giornalismo e di comunicazione.
Sono passati dieci anni, dunque. Quando Lucca in Diretta è nata erano gli albori dell’amministrazione Tambellini e gli sgoccioli del governo Monti, un altro dei tanti governi di ‘unità nazionale’. In dieci anni cosa è cambiato? Il mondo, sicuramente, anche il modo di fare comunicazione schiacciato e in parte condizionato dall’universo dei social. Ma nel frattempo, parlando di Lucca, non c’è ancora una circonvallazione che allontani i tir dalle Mura storiche, e neanche l’asse suburbano. Non è stato costruito il secondo ponte sul Serchio in grado di alleggerire il traffico sul ponte di Monte San Quirico, non si è abbattuto lo smog in città e nella Piana di Lucca. Negli ultimi dieci anni servono ancora un’ora e dieci minuti, quando va bene, per raggiungere in treno Firenze, distante soli 80 chilometri. E di esempi se ne potrebbero fare tanti altri di questioni ataviche e irrisolte, che rendono sempre necessaria la presenza di un’informazione attenta e verificata, costante e di memoria lunga come intende essere quella di Lucca in Diretta.
Intanto per la testata parlano i numeri: in dieci anni sono ‘passati da qui’ oltre 26 milioni di persone per quasi 95 milioni di sessioni. Sono state lette quasi 170 milioni di pagine del nostro quotidiano on line con oltre un minuto e mezzo di permanenza media sul sito. Numeri da far rabbrividire e che ci riempiono di orgoglio, certo, ma anche di grande responsabilità.
Anche perché Lucca in Diretta, ormai da tempo, non è più sola. Nel tempo sono nate, ed hanno il medesimo successo nei rispettivi territori, Il Cuoio in Diretta, Serchio in Diretta e, da poco più di un anno, Toscana in Diretta.
Tutte realtà alimentate dalla passione, dalla qualità e dall’impegno di Gabriele, Roberto, Elisa, Letizia, Jessica, Claudio, Fabio, Paolo, Vincenzo, Giulia, Martina, Federico, Veronica, Elisa, Emiliano, Giacomo, Giulia, Nilo, Giuseppe e di tutti coloro che, nel passato e nel presente, hanno contribuito e contribuiscono al racconto di una città, di una provincia, di una regione in maniera che non ha eguali.
Un racconto che vede comunque sempre come destinatari e principali protagonisti i lettori che, come testimoniano i numeri, ancora in crescita nonostante i timori, le preoccupazioni, le crisi ricorrenti, rappresentano l’unica nostra stella polare di riferimento in un cammino che con oggi ha compiuto solo il suo primo decennio di vita.
Tanti auguri a noi, senza falsa modestia, e buon proseguimento di lettura.