Da Terigi l’ascolto è di casa: il valore del rapporto uno a uno col cliente

È una delle migliori concessionarie Audi d’Italia: ecco svelato il segreto di un successo così lungo
112 anni e non sentirli. Ma non c’è da stupirsi se il brand è Audi, la casa automobilistica tedesca fondata nel 1909 che ha fatto dell’ascolto attivo del cliente una vera e propria vocazione. Un marchio che ha saputo perfezionarsi nel tempo e che di anno in anno accoglie, con entusiasmo ed eleganza, le sfide della contemporaneità.

È questa attenzione ai dettagli e alle sfumature, che rendono ciascuna persona irripetibile, ad accomunare Audi alla concessionaria della famiglia Terigi, da oltre 60 anni a servizio della comunità lucchese.
E chi ha avuto già a che fare con l’azienda di via delle Fornacette a San Concordio lo sa: nessuno è considerato ‘solo’ un cliente, come nessuno è considerato solo un collaboratore. Sì, perché in Terigi le persone sono chiamate con il proprio nome, facilitate nelle scelte e seguite con impegno anche dopo l’acquisto di un’auto. La relazione è uno a uno e con la sincera voglia di migliorare l’esperienza dell’altro. La fiducia che si crea non è misurabile in tabelle o statistiche, ma è percepibile nei risultati che fanno di Terigi una delle migliori concessionarie Audi in Italia.

“In un presente sempre più popolato di marketplace online, non bisogna dimenticare l’empatia ed il rispetto per l’esperienza d’acquisto del cliente, e in Terigi l’impegno è massimo per non disattendere le aspettative di ogni richiesta, commerciale e di assistenza”. A dirlo è Francesco Scalsini, digital marketing manager di Audi Center Terigi, che aggiunge: “Con ogni cliente ci impegniamo a instaurare una relazione fatta di reciproca conoscenza, e nel tempo, molto spesso, di reciproca stima. Per noi è valore capire le abitudini, gli interessi e, perché no, le aspirazioni di chi varca la soglia della concessionaria. E il marchio dei quattro anelli ci supporta per sviluppare le competenze necessarie, non solo digitali”.

D’altronde Audi, in latino, vuol dire proprio ‘ascolta’. Ed è l’esito di un consiglio: quello che il nipote seminarista di August Horch, fondatore della casa automobilistica, dette allo zio per registrare il marchio. Audi, infatti, è la traduzione esatta del cognome Horch – divenuto inutilizzabile perché registrato già dieci anni prima come nome di un’azienda dalla quale il suo stesso fondatore, però, era stato estromesso. A conferma che un inizio in salita non deve mai scoraggiare: una lunga storia di lavoro, innovazione e bellezza è solo dietro l’angolo.
