Guerra e ripercussioni sull’automotive, Terigi: “I cablaggi si fanno in Ucraina: tempi più lunghi per le consegne”

Un’altra criticità per il settore dopo due anni di pandemia. Ma il brand Audi regge e guarda al futuro e all’elettrico
Se già due anni di pandemia avevano messo a dura prova il sistema produttivo del paese, con difficoltà nel reperire i materiali e i conseguenti rincari, l’attacco russo all’Ucraina ha complicato ulteriormente la situazione. Anche per il mercato dell’automotive.
Ne abbiamo parlato con Alessandro Terigi, titolare della concessionaria Audi di via Fornacette a San Concordio e voce autorevole del settore in Lucchesia. “In Ucraina – ha detto – ci sono molti stabilimenti che producono i cablaggi per le auto. Purtroppo in questo momento i materiali non arrivano, con ripercussioni a cascata sui tempi di consegna dei veicoli acquistati. Un problema che investe tutti i brand dell’automotive e che arriva come un’ulteriore doccia fredda dopo i difficili anni segnati dalla pandemia”.
Per Audi, tuttavia, il primo trimestre dell’anno ha dato risultati superiori alle iniziali stime: “Nonostante il clima di incertezza legato al Covid-19 – osserva Alessandro Terigi – e al ritardo nel reperire materiali semiconduttori, le auto ordinate stavano arrivando. Certo, con ritmi inferiori del 15 per cento rispetto alle tabelle di marcia pre-pandemia, ma solo tre mesi fa credevamo che il rallentamento sarebbe stato pesante il doppio”.
“La guerra, ora – continua Terigi – impatterà sulle consegne, è un’altra trave che cade sulla testa a tutto il settore. Dalla nostra abbiamo la forza del brand Audi, che ha saputo resistere in modo eccellente. Il nostro lavoro è andato avanti del suo passo, senza contraccolpi, almeno per quanto riguarda i contratti di vendita. Certo, i contratti devono poi tradursi in consegne, ed è questo il punto debole della filiera adesso”.
Una situazione che tuttavia non scoraggia Alessandro Terigi: “La pandemia ci ha proiettati in un contesto globale in cui ogni pianificazione diventa complicata e il conflitto in Ucraina lo conferma. Abbiamo imparato, se non altro, a navigare a vista, avendo comunque consapevolezza di farlo con la solidità di un marchio d’eccellenza proiettato sempre verso il futuro e la ricerca delle migliori tecnologie. Andiamo avanti con serenità, sia per il nuovo sia per l’usato, e guardiamo già al prossimo dealer meeting, il primo nuovamente in presenza, che si terrà a maggio in Germania. In quell’occasione – spiega Terigi – Audi condividerà con noi in anteprima i nuovi modelli e le strategie industriali dei prossimi cinque anni. Non è difficile ipotizzare che il marchio punterà tutto, o comunque molto, sull’elettrico”.