Il sindacato Usb attacca: “Basta con i tagli ai vigili del fuoco”

28 marzo 2014 | 17:31
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Il sindacato Usb attacca: “Basta con i tagli ai vigili del fuoco”

Vigili del fuoco in agitazione, anche in Toscana, per la nuova proposta di riforma per il Corpo. “Dopo la riforma con la legge 252 del 2004, i Vigili del Fuoco si sono visti tagliare lo stipendio e i propri diritti – attacca il sindacato Usb -, non solo, si è assistito ad un tracollo nel dispositivo di soccorso, con sperpero di denaro per progetti inutili, acquisto di mezzi ed attrezzature inidonei, mancanza di una visione certa che ci collochi all’interno di un progetto più ampio di protezione civile, come quello che l’Usb da anni propone ai vari Governi”.

“Una riforma – attacca il sindacato – che ha scimmiottato un sistema di polizia più vicino alle logiche della pubblica sicurezza che a quelle del soccorso e dell’incolumità delle persone, che ha fatto nascere in seno al Corpo Nazionale una potente struttura prefettizia. Con il passare del tempo questo sistema di comando ha mostrato i gravi limiti, sclerotizzando e burocratizzando un settore come il soccorso, che invece esige semplificazione e dinamismo. Oggi ci viene presentata una nuova riforma fatta in tutta evidenza da chi il soccorso lo ha fatto più da dietro una scrivania che in prima linea nelle emergenze”.
Diverse le critiche del sindacato alla bozza della proposta: “Si sono dimenticati completamente le infrastrutture ferroviarie e autostradali, si considerano porti e aeroporti e basta. Non si tiene conto della morfologia del territorio – attacca Usb -, delle industrie e delle infrastrutture presenti, nemmeno dei tempi di intervento. Sono diminuiti i fondi del 40% negli ultimi 20 anni per i vigili del fuoco, tagliati gli organici che oramai siamo a livelli di un vigile del fuoco ogni 15.000 abitanti contro la media dei paesi europei di un vigile ogni 1.000. In questa logica matematica di taglio indiscriminato fatto da Prefetti che niente sanno del soccorso, si decide di tagliare proprio il nucleo di sommozzatori di Grosseto e la sede di Viareggio.
Dove erano i nostri burocrati quando i Vigili del Fuoco sommozzatori di Grosseto salvavano centinaia di naufraghi della Costa Concordia? E quando i nostri colleghi di Viareggio a mani nude immersi nel gas Gpl salvavano i cittadini intrappolati nella esplosione della stazione? Eppure proprio lì si va a tagliare, un taglio di oltre il 30% di uomini al distaccamento di Viareggio, e la probabile scomparsa del nucleo sommozzatori di Grosseto che garantisce sicurezza in mare a tutto l’arcipelago Toscano, all’isola d’Elba e oltre a 220 chilometri di costa ad alta attrazione turistica. Per non parlare dei declassamenti e conseguente taglio del personale nelle sedi di Empoli e Montecatini Terme, oltre ad altri tagli a distaccamenti della Toscana”.