Turismo in Toscana, buone prospettive per il 2014

13 giugno 2014 | 13:42
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Turismo in Toscana, buone prospettive per il 2014

Il turismo toscano fotografato dall’Irpet nel 2013 ha risentito ancora della crisi generale e quindi del calo della domanda interna di circa il 4 per cento, anche se con segnali positivi negli ultimi mesi dell’anno. E di un andamento molto positivo per quanto riguarda gli arrivi dall’estero, che ha segnato un più 3,7 per cento; quindi mantenendo un sostanziale pareggio rispetto al deciso meno 7,8 per cento per il mercato interno e meno 0,3 per quello estero a livello nazionale. Sono i dati presentati stamani (13 giugno) dall’Osservatorio regionale sul turismo in un convegno all’auditorium di Santa Apollonia, dove si è discusso anche delle previsioni per l’annata in corso. E qui secondo le stime presentate da Toscana Promozione, le note suonano ben intonate agli orecchi degli operatori. Si parla infatti dai primi mesi dell’anno di un ulteriore 2 per cento abbondante in più di arrivi stranieri e di primo segnale di ripresa per gli italiani , sia pure appena sopra la soglia negativa con un più 0,2.

Si consolida secondo Toscana Promozione il richiamo delle città d’arte, ma buoni segnali vengono dal turismo d’affari e dall’indirizzo ancora in crescita del mercato di lusso verso luoghi esclusivi e di alto confort. Ma anche l’agriturismo è visto soprattutto dall’estero come una meta capace di coniugare gusto e cultura, valorizzando la filiera unica. Il tutto nel quadro di una sostanziale stabilità dei mercati europei (escluso quello spagnolo che tende ad una flessione) e di quello giapponese; e invece di una ripresa dagli Usa e dal Canada e ancora di sensibile aumento dai paesi Bric.
“Il settore turistico si conferma asse portante dell’economia toscana – sottolinea l’assessora regionale al ramo Sara Nocentini – con segnali positivi che si estendono ad un incremento occupazionale di 3mila posti di lavoro aggiuntivi negli ultimi cinque anni e 5mila nuove imprese. Il compito della Regione sarà indirizzato a rafforzare la qualità, intervenendo sulla formazione e sull’efficienza di sistema. Abbiamo a disposizione gli strumenti fornitici dai fondi europei 2014-2020; 80 milioni da investire in sette anni così da fornire agli operatori strumenti forti per stabilizzare e per far crescere l’offerta ad ampio raggio”.