Centrale unica di committenza per i Comuni non capoluogo, rinvio a gennaio grazie all’emendamento Mariani

23 luglio 2014 | 16:24
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Centrale unica di committenza per i Comuni non capoluogo, rinvio a gennaio grazie all’emendamento Mariani

Rinviata al 2015 l’entrata in vigore della centrale unica di committenza per i Comuni non capoluogo di provincia prevista dal decreto Irpef. Lo stabilisce un emendamento al dl Pa-Expo, a firma Raffaella
Mariani (Pd), approvato dalla commissione affari costituzionali alla Camera. In particolare, la modifica prevede il rinvio dell’entrata in vigore della norma al 1° gennaio 2015 per gli acquisti di beni e servizi e al 1° luglio 2015 per i lavori pubblici.

“La misura del decreto Irpef approvato a giugno, che vieta ai Comuni non capoluogo di provincia di acquisire lavori, servizi e forniture (e quindi appalti) in assenza di una centrale unica di committenza, aveva suscitato apprensione e preoccupazione anche tra gli amministratori della provincia di Lucca, in particolare per i tempi stretti di applicazione previsti”, afferma la deputata. “Con questo correttivo gli enti locali avranno a disposizione più tempo per adeguarsi e rispondere alla mutata normativa, senza dover temere rallentamenti delle procedure di appalto”, conclude Mariani.