
E’ privo di fondamento l’allarme sul rischio di un rallentamento degli interventi di ricostruzione in Lunigiana e Garfagnana dopo il terremoto del 2013. L’obiettivo della Regione su quel territorio è esattamente l’opposto: qualificare e rafforzare il complesso delle attività legate alla sismica. Così gli uffici regionali rassicurano i sindaci dei Comuni interessati e i privati coinvolti, dopo le notizie di stampa che hanno fatto seguito a un’interrogazione della consigliera regionale Monica Sgherri. La riorganizzazione della Direzione generale politiche ambientali, energia e cambiamenti climatici a cui si fa riferimento nell’interrogazione è un atto interno che non avrà alcuna ripercussione all’esterno e ha invece l’obiettivo di rendere la risposta della pubblica amministrazione più efficacie ed omogenea. Proprio per evitare possibili ed eventuali difficoltà e assicurare al contrario la massima continuità, si è intervenuti con decreto del direttore generale del 12 settembre 2014 che ha come oggetto la disciplina per la gestione dei procedimenti in materia sismica. Nell’atto si prevede che i procedimenti già avviati, tra cui ovviamente rientrano anche quelli della ricostruzione post sismica, siano conclusi da chi li ha avviati. In altre parole nessun rallentamento, nessuna discontinuità, ma un irrobustimento delle attività legate alla sismica.