Jobs Act, scioperi e mobilitazione in tutta la Toscana

8 ottobre 2014 | 16:03
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Jobs Act, scioperi e mobilitazione in tutta la Toscana

Scioperi, cortei, presìdi, documenti: la Cgil in Toscana si mobilita contro il Jobs Act del Governo. Oggi (8 ottobre), decine e decine di iniziative in ogni provincia, in tutti i luoghi di lavoro, dalle fabbriche agli uffici. La mobilitazione verso il 25 ottobre, quando ci sarà la manifestazione nazionale a Roma contro i piani dell’esecutivo sul mercato del lavoro, continua: in programma altre iniziative di lotta. Per venerdì (10 ottobre) la Fiom di Lucca ha indetto uno sciopero, con presìdi alla Kme di Fornaci di Barga e alla Darsena di Viareggio, e avrà al fianco la Cgil di Lucca.

Tante le iniziative di mobilitazione che si sono svolte oggi. La segreteria Cgil di Massa Carrara, le categorie e le rappresentanze dei lavoratori hanno proclamato nella mattina scioperi, assemblee e iniziative di dissenso all’interno dei luoghi di lavoro. Dalle 11 alle 13 c’è stato uno sciopero alla sede della Cgil provinciale, alle 10 presidio fuori dal Pignone con successivo corteo. La Cgil dell’Empolese Val d’Elsa ha proclamato quattro ore di sciopero generale di tutte le categorie, con presidio in piazza della Vittoria dalle 11 (presenti pensionati e lavoratori, dalla Sammontana alla Zignago). La Segreteria della Fiom Cgil di Firenze ha dichiarato due ore di sciopero generale di tutti i metalmeccanici della provincia (al Pignone di Firenze assemblea generale con sciopero in sala mensa, presidio di fronte all’Esaote). La Filcams Cgil di Firenze ha dichiarato due ore di sciopero a fine turno di lavoro. Slc Cgil di Firenze ha proclamato uno sciopero di due ore, dalle 10 alle 12 per i lavoratori Telecom, con assemblea. La Camera del lavoro di Firenze ha proclamato due ore di sciopero (chiusa la Camera del lavoro di Scandicci, con presidio alla rotonda di via degli Stagnacci ), mentre a Prato dalle 11 alle 12 presidio davanti alla Prefettura. Al parco industriale Solvay a Rosignano iniziativa della Cgil in Ineos e ditte di manutenzione (operai in maschera contro il “virus” Renzi).