Mafie, Saccardi: “Nuovi strumenti ai Comuni per gestire le proprietà confiscate”

“La Regione collaborerà stabilmente con l’Agenzia nazionale per i beni confiscati alla criminalità per facilitare comuni e associazioni nel riutilizzo sociale di tutti i beni confiscati in Toscana”. E’ quanto emerso stamani (8 ottobre) nel corso della Conferenza regionale sui beni confiscati alla criminalità organizzata presieduta dalla vicepresidente Stefania Saccardi, che ha visto la partecipato il direttore dell’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati alla criminalità organizzata (Anbsc), il prefetto Umberto Postiglione. Al tavolo erano presenti, tra gli altri, il vice-comandante della Legione Carabinieri Toscana, quello del Corpo forestale dello Stato, diverse associazioni, da Avviso Pubblico a Libera, alla Fondazione Caponnetto, l’Arci, l’associazione nazionale Legalità e Giustizia e l’Accdt.
“La Toscana – ha dichiarato Saccardi – ha messo in piedi questo tavolo, esperienza unica in Italia, facendosi carico di unire non solo le associazioni che si occupano di lotta alla mafia ma anche i sindaci e le amministrazioni locali che sul proprio territorio hanno beni confiscati alla criminalità organizzata. L’incontro di oggi con il prefetto Postiglione ha avuto lo scopo di valutare la situazione presente e affrontare iniziative conseguenti affinché la legge Rognoni- La Torre, che introdusse per la prima volta nel codice penale la previsione del reato di ‘associazione di tipo mafioso’ e la conseguente previsione di misure patrimoniali applicabili all’accumulazione illecita di capitali, possa essere attuata pienamente, sotto il profilo pratico e concreto e sotto quello simbolico. Questo è un obiettivo che vogliamo raggiungere anche per dare un segnale forte di impegno contro tutte le mafie”. Molte i temi emersi dal tavolo anche grazie al contributo dei sindaci presenti che hanno evidenziato le frequenti difficoltà a riutilizzare i beni senza disporre di adeguati finanziamenti e con i limiti dell’attuale legislazione. Saccardi ha concluso impegnando la Regione Toscana a farsi carico della raccolta delle proposte degli enti locali e delle associazioni sull’uso dei beni e di rendere stabile nel tempo la collaborazione con l’Anbsc.
Lo scopo è quello di agevolare le procedure di assegnazione dei beni e anche di presentare al Governo proposte migliorative dell’attuale legislazione in modo da superarne i limiti. La vicepresidente Saccardi si è inoltre impegnata a verificare la possibilità di utilizzare una parte delle risorse disponibili per gli alloggi popolari da utilizzarsi per la valorizzazione dei beni confiscati. L’obiettivo è quello di produrre a breve un bando pubblico per attivare i finanziamenti. E’ stato inoltre anticipato che la Regione sta elaborando gli atti di programmazione per l’accesso ai finanziamenti europei in modo da inserire il tema del riutilizzo a fini sociali dei beni confiscati alle mafie sia nella programmazione del Por Fesr 2014-2020 asse urbano che nel Por Fse 2014-2020.