Dalla legge di stabilità maxi taglio alle Regioni per la sanità

21 ottobre 2014 | 14:04
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Dalla legge di stabilità maxi taglio alle Regioni per la sanità

“Il taglio di 4 miliardi alle Regioni previsto nella legge di stabilità si aggiunge, in totale continuità, ai 31 miliardi di tagli già operati negli ultimi 5 anni. L’80% delle risorse a disposizione delle Regioni è destinato alla sanità. In questo modo si continua con l’attacco al sistema sanitario universalistico pubblico portato avanti dai governi precedenti”, spiega Patrizia Bernieri, segretaria regionale di Cgil Toscana. Che continua: “E’ per noi insopportabile che si voglia bilanciare l’effetto dei tagli fatti dallo Stato sulla sanità e la riduzione delle entrate dell’Irapsulle imprese facendo pagare i servizi a chi già li paga con l’Irpef”.

Bernieri avanza delle proposte: “Una vera lotta all’evasione, una patrimoniale vera che colpisca in modo deciso la rendita finanziaria e i grandi patrimoni sono per noi gli strumenti più equi ed efficaci per poter garantire il nostro sistema sanitario universalistico pubblico. Il diritto alla salute non può essere caricato solo sulle spalle del popolo dell’Irpef. L’universalità del sistema non deve essere messa in discussione dai tagli lineari. Abbiamo da sempre combattuto contro sprechi e spese inutili facendoci parte attiva in Toscana delle riorganizzazioni dei servizi al fine di renderli più appropriati rispetto alla qualità e ai costi. In Toscana abbiamo sostenuto le scelte di cambiamento dell’intero sistema che, sono state avviate condividendone la razionalizzazione dei servizi di emergenza, degli enti di acquisti di beni e servizi ed anche della rete ospedaliera, che devono essere completate con la piena realizzazione dei servizi territoriali”.
Bernieri conclude così: “Abbiamo lottato per un sistema che potesse soddisfare appieno i diversi bisogni dei cittadini, fatto di una rete ospedaliera di eccellenza e di percorsi assistenziali adeguati. In questa logica, come abbiamo già manifestato, ci rendiamo disponibili ad affrontare il tema di una rivisitazione dei livelli istituzionali delle aziende sanitarie che persegua il fine di migliorare la rete dei servizi della sanità toscana”.