Scuola e lavoro, Rossi rassicura: “Siamo al fianco di famiglie e insegnanti”

15 novembre 2014 | 14:04
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Scuola e lavoro, Rossi rassicura: “Siamo al fianco di famiglie e insegnanti”

“Abbiamo voluto sostenere le famiglie e allo stesso tempo impedire che molti insegnanti ed educatori perdessero il posto. Per questo abbiamo investito nelle sezioni Pegaso e nei Buoni scuola, e oggi, nel momento in cui lo Stato assorbe di nuovo le sezioni un tempo tagliate, sono felice di aver compiuto questa scelta in grado di mettere al primo posto la persona e il lavoratore e non la finanza, come vorrebbe un pensiero purtroppo ingiusto ma dominante nella nostra società”. Con queste parole il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi è intervenuto stamane all’Assemblea regionale della Federazione italiana delle scuole materne paritarie (Fism) che si è tenuto a Firenze nei locali del Convitto della Calza.

Rivolgendosi ai numerosi insegnanti intervenuti Rossi li ha ringraziati per l’invito ma anche, e soprattutto, perché “se il Paese regge la crisi e sarà in grado di superarla è grazie a chi, come voi, ogni mattina si alza e fa il proprio dovere di cittadino. E il vostro impegno è ancora più importante perché educate e formate oltre 18.000 bambini, il 20% dei piccoli toscani che va alla scuola materna”. Il presidente, concludendo il suo intervento, si è soffermato sul positivo rapporto instaurato con la Federazione e il suo presidente Leonardo Alessi – che nel suo intervento ha riconosciuto il ruolo della Regione Toscana e ricordato come i contributi siano triplicati mentre diminuivano i finanziamenti nazionali – e con l’Ufficio scolastico del ministero, presente all’assemblea con la dirigente regionale Rosa De Pasquale. “E’ grazie a questa relazione virtuosa che siamo riusciti, lavorando ad un comune obiettivo, a dare una risposta concreta a migliaia di famiglie su tutto la Toscana”.
Le Sezioni Pegaso – La Regione finanzia queste sezioni sin dall’anno scolastico 2009/2010 per sostenere il costo degli insegnanti necessari all’attivazione di sezioni destinate a bambini in lista di attesa nelle scuole dell’infanzia statali – causate del blocco dell’organico stabilito dal Ministero dell’Istruzione proprio a partire da quell’anno – garantendo così l’universalità della frequenza. Fino all’anno scolastico in corso il contributo complessivo è stato di 31,7 milioni di euro. Attualmente sono in essere 106 sezioni a cui sono iscritti circa 3.000 bambini tra i 3 e i 6 anni.
Il Buono scuola – Dal 2013 la Regione ha aperto dei bandi per il sostegno alle famiglie per la frequenza dei propri figli nella scuola dell’infanzia paritaria, privata e degli enti locali. Ad oggi sono stati assegnati 3,5 milioni di euro. Entro la fine del mese i Comuni dovranno individuare i beneficiari dei buoni scuola tra i 4.300 cittadini toscani interessati. La giunta regionale ha confermato il Buono scuola per i prossimi tre anni scolastici, fino al 2016-2017.
Le scuole dell’infanzia paritarie – In Toscana sono gestite in larga parte dal mondo cattolico ma anche dall’associazionismo e dalla cooperazione sociale. Si tratta di 337 scuole distribuite su tutto il territorio che ospitano il 18% dei bambini toscani tra 3 e 6 anni che frequentano la scuola dell’infanzia, circa 800 sezioni per 18.000 bambini. Lavorano in queste scuole circa 3.400 persone tra insegnanti (2.334 laici, 300 religiosi), personale ausiliario e per le pulizie (754).