Riforma del sistema sanitario, Anci chiede alla Regione un confronto partecipato

Anci Toscana chiede alla Regione Toscana l’apertura di un confronto continuo e partecipato sulla riforma del sistema sanitario regionale, che prevede cambiamenti importanti ed innovativi dell’attuale assetto direzionale, professionale e tecnico-amministrativo e il cui aspetto più noto è la riduzione a tre del numero delle aziende sanitarie, coincidenti con le attuali aree vaste. Una riforma che, per la sua stessa natura, va ad incidere su uno dei servizi più importanti per i cittadini, la sanità e la salute. Simone Millozzi, responsabile Sanità di Anci Toscana e sindaco di Pontedera riassume così il senso dell’incontro a cui ha preso parte ieri a Firenze insieme al segretario generale Anci Toscana Simone Gheri, a Michelangelo Caiolfa (Federsanità-Anci Toscana), al Presidente della Regione Enrico Rossi e agli assessori regionali Luigi Marroni e Stefania Saccardi. Anci Toscana, spiega Simone Millozzi, “ha richiesto sin da subito la costituzione di un ‘gruppo di lavoro permanente’ che preveda al suo interno rappresentanti degli enti locali, della sanità, e dell’Ente Regione e che segua con continuità il periodo del commissariamento e l’elaborazione delle nuove norme generali che regoleranno il servizio sanitario regionale”.
All’incontro, ricostruisce Millozzi, sono state avanzate richieste precise da parte del sistema delle autonomie locali: “Occorre coniugare – precisa il sindaco di Pontedera – l’obiettivo di elevare il grado di associazione e di efficienza delle aziende sanitarie con l’esigenza di non allontanare i servizi dalle persone, dalle famiglie e dalle comunità locali. In questo passaggio così complesso e articolato Anci valuta imprescindibile la ricostruzione puntuale ed efficace degli strumenti di governo congiunto che, a regime, esprimeranno la governance della regione, dei comuni, e delle nuove aziende nelle materie sanitarie e sociosanitarie”. Il recente riordino dell’assetto sociosanitario regionale, con le leggi regionali 40 e 41, ha strutturato una nuova governance complessiva: “La Conferenza dei sindaci di Area vasta – aggiunge Millozzi – dovrà essere uno strumento, utilissimo e adeguato, di comprensione, di coordinamento e di necessario confronto democratico di questa riforma”. Durante l’incontro di ieri è inoltre emersa la necessità di individuare e “perimetrare” i poteri, le competenze e i meccanismi nei quali includere il campo di azione delle aziende universitarie: “E’ importante non creare un insostenibile squilibrio dell’Università con la parte ospedaliera e con l’organizzazione territoriale, che comprometterebbe la natura stessa del nostro sistema sanitario”, spiega Millozzi. Infine si ritiene opportuno, da parte di Anci Toscana, un rafforzamento dell’articolazione zonale e territoriale del sistema sanitario: “Quello che il sistema delle autonomie locali si aspetta è un deciso rafforzamento della dimensione zonale per quanto riguarda l’organizzazione e il governo delle reti della sanità territoriale, insieme alla prosecuzione dei processi territoriali di integrazione e di associazione previsti dalle ultime modifiche alla legge regionale 40 del 2005 e alla legge regionale 41 del 2005. L’elemento zonale e territoriale deve essere rafforzato, se si vuole un sistema sanitario che funzioni e che possa continuare a rispondere alle esigenze reali dei cittadini”.