Toscana, la Cgil lancia lo sciopero a “rovescio”: iniziative e dibattiti in vista della mobilitazione di dicembre

Per la prima volta la Cgil Toscana chiama lavoratori e pensionati allo “sciopero a rovescio”, in occasione della mobilitazione regionale di domani venerdì 28 novembre, in vista dello sciopero generale del 12 dicembre: tutti a rimboccarsi le maniche per interventi concreti nelle zone di degrado e disagio del territorio. Come, per fare solo qualche esempio, a Follonica, con lavori di manutenzione a una rotonda; a Pistoia, dove si terranno aperti alcuni musei in maniera straordinaria; a Carrara, dove si imbiancherà una scuola danneggiata dall’alluvione (impegnata anche la segreteria regionale Cgil); a Siena, dove si faranno lavori di decoro urbano in zona Fortezza; ad Arezzo, con una raccolta e una distribuzione di cibo per i bisognosi. Alla Camera del lavoro di Lucca, invece, si terrà un incontro sulla disoccupazione giovanile.
Inoltre, domani tutte le Camere del lavoro resteranno aperte fino alle 23, con dibattiti su legge di stabilità e Jobs Act, raccolte fondi per i bisognosi, musica, spettacoli. A Prato è stata organizzata anche una donazione di sangue. “Sarà una giornata di lotta all’insegna della solidarietà e del civismo, con iniziative concrete di contrasto al degrado e al disagio che lambiscono le nostre città. Perché vogliamo bene al nostro Paese e alle persone che ci vivono e ci lavorano. E ci diamo da fare con loro, perché di fronte ai problemi non ci voltiamo dall’altra parte”, dice il segretario generale di Cgil Toscana Alessio Gramolati.
“Con lo sciopero a rovescio iniziarono negli anni ’50 i disoccupati – spiega la Cgil -, che affermavano, tramite il loro impegno in opere di pubblica utilità (strade, acquedotti, scuole), necessarie in un Paese ancora in ginocchio dopo la guerra, il loro diritto a non essere dimenticati. Senza aspettare il Governo, insieme ai contadini poveri e ai senzaterra si rimboccarono le maniche. C’era il tema di adoperarsi di fronte al degrado e al disagio, e di mettere in opera interventi concreti per fronteggiarli”. “Oggi, quel tema resta lo stesso – aggiunge Gramolati -. E venerdì si farà questo in tutte le province: guardare i luoghi e le situazioni del territorio dove serve un aiuto, una mano, un intervento, e fare qualcosa per migliorarli. Tutti insieme: volontari, lavoratori, pensionati, disoccupati. Oltre all’inclusione, nelle iniziative nelle Camere del lavoro sarà dato anche un messaggio di apertura e voglia di confronto”.