Regione, Rossi taglia sul costo del personale e dei dirigenti

2 dicembre 2014 | 09:58
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Regione, Rossi taglia sul costo del personale e dei dirigenti

Nuova organizzazione per gli uffici regionali lo ha annuncaito il presidente Enrico Rossi che
parla già di un risparmio di 17 milioni, ovvero oltre il 10per cento della sepsa sil personale, senza tagliare natuaralmente sulla politiche e i servizi.
La riorganizzazione si muoverà agendo su settori da accorpare, prepensionamenti e posti che non saranno rimpiazzati. Ora la giunta mette i primi paletti, con una proposta di legge collegata alla finanziaria approvata nei giorni scorsi. E’ la cornice, dentro cui si inseriranno a gennaio una delibera con i numeri dei primi esuberi e prepensionamenti – quelli di Regione e in parallelo di Artea e degli altri enti dipendenti – e, a seguire nell’anno, un provvedimento analogo per le Asl e le agenzie sanitarie. In questo caso infatti i numeri, con quattro – cinquemila lavoratori che potrebbero essere coinvolti, rendono il procedimento un po’ più lungo e complicato.
“Si tratta di un’operazione di riorganizzazione – sottolinea l’assessore al bilancio e al personale, Vittorio Bugli – per migliorare la produttività, ma che va di pari passo con la riduzione dei costi di funzionamento compiuta negli ultimi quattro anni. Spendevamo 365 milioni: ne abbiamo già risparmiati 86, ovvero quasi un quarto”. Ed altri risparmi arriveranno ora dalla proposta inviata in consiglio regionale. “La scelta è stata quella di partire dalla politica e, a seguire, dalla testa” dice Bugli. Dalla prossima legislatura gli assessori passeranno infatti da 10 ad 8 e i consiglieri regionali da 55 a 40. Il risparmio atteso, comprese le segreterie politiche di supporto, è di 7 milioni l’anno. Ma la giunta ha proposto martedì anche una sforbiciata agli stipendi di capi segreteria politica e il taglio dei premi di risultato per i dirigenti di vertice.
I tagli sugl istipendi saranno da 15 a 30 mila euro. Il capo di gabinetto della presidenza non sarà ad esempio più equiparato ad un dirigente di area di coordinamento, che non ci saranno più, ma ad un dirigente di settore. I capi segreteria di presidente ed assessori e il portavoce del presidente saranno inquadrati un gradino sotto. Negli uffici stimano che complessivamente il risparmio possibile, tenuto conto anche che gli assessori saranno due in meno, si aggirerà attorno a 600 mila euro, compresi gli oneri riflessi a carico dell’azienda: in tutto quasi il 30 per cento della spesa attuale.
Le decisioni assunte martedì dalla giunta non si fermano però qui. Come annunciato ci sarà un solo direttore generale rispetto agli otto attuali: sarà il direttore della presidenza, che si rapporterà con direttori di staff e di line. Il numero preciso sarà deciso dalla prossima giunta: ogni singolo direttore potrebbe comunque costare qualcosa come 40 mila euro in meno rispetto ad oggi. Nella proposta di legge licenziata non c’è il numero di esuberi e prepensionamenti. Il primo elenco sarà stilato a gennaio, dopo una verifica attenta dell’anzianità dei singoli lavoratori e il loro diritto alla pensione. L’ipotesi ad oggi è comunque quella di avere, nel giro di un paio di anni, 34 dirigenti in meno: 30 nei soli uffici di giunta e Artea e quattro in consiglio. Con un risparmio complessivo di 6,5 milioni. “Per il comparto (soli uffici di giunta e Artea) gli esuberi possibili si aggireranno attorno a 220, sempre in due anni, e 23 per il consiglio” spiega l’assessore. Con un risparmio calcolato in 10 milioni l’anno.
Alla fine se oggi in Regione – che complessivamente conta attorno a duemilaottocento dipendenti, segreterie comprese – c’è un dirigente ogni diciannove dipendenti, domani ce ne sarà uno ogni ventisette. Ma i dirigenti sono già diminuiti. “Dopo le elezioni del 2010 – ricorda Bugli – gli uffici della giunta ne contavano 139: oggi sono 112, il 20 per cento in meno. E alla fine della riorganizzazione saranno il 47 per cento in meno”.