
Dal Consiglio regionale importantissime novità che interessano gli impianti natatori della Toscana. L’assemblea legislativa ha infatti approvato alcune fondamentali modifiche alla legge regionale 8 del 2006 presentate dal presidente della quarta commissione sanità e politiche sociali, Marco Remaschi, primo firmatario della proposta, condivisa e sottoscritta poi da altri colleghi consiglieri, con le quali finalmente si superano i problemi che la vigente normativa creava a tantissime strutture. Tali problematiche avevano infatti costretto la Regione a prorogare più volte il temine ultimo per l’adeguamento degli impianti in esercizio alle disposizione di legge, oggi previsto per il 20 marzo 2015.
“La legge del 2006 – spiega Remaschi – aveva fin da subito creato difficoltà, in particolare alle cosiddette piscine private ad uso pubblico, quelle di alberghi, agriturismi e strutture ricettive in genere, per le quali l’adeguamento alle norme in molti casi avrebbe rischiato di risultare inattuabile andando a cozzare contro principi di natura urbanistica o paesaggistica”.
“Tali modifiche – continua – vanno nella direzione di un alleggerimento di alcuni adempimenti, mantenendo salvo invece il rigido rispetto degli obblighi circa la salubrità delle acque di balneazione a tutela degli utenti.”
E’ stato deciso, infatti, di poggiare l’impianto normativo su due principi: da un lato il rispetto delle disposizioni tecniche UNI per le piscine – in costante evoluzione anche in ragione delle nuove tecnologie sul mercato per garantire comunque piscine sicure per i bagnanti – dall’altro l’ulteriore responsabilizzazione del gestore attraverso un’implementazione dei compiti demandati alle procedure di autocontrollo.
Palese la soddisfazione espressa in conclusione dal Presidente Remaschi: “Questo atto, per il raggiungimento del quale grande ed impegnativo è risultato il lavoro portato avanti con i colleghi consiglieri e tutto lo staff legislativo dell’assemblea regionale, risponde definitivamente alle attese dei tanti operatori toscani. Il mio auspicio, in una fase congiunturale ancora particolarmente difficile, è che tali misure possano favorire nuove e positive dinamiche occupazionali in un settore strategico per la Toscana come il turismo”.
La nuova normativa renderà pertanto il processo di gestione delle piscine più correlato all’effettiva consistenza dell’utenza, evitando dispendiosi adempimenti ma allo stesso tempo garantirà sempre e comunque la qualità delle acque e la sicurezza della balneazione.