Magnolfi (Ncd): “Riforma Province, rischio corto circuito istituzionale”

Riforma delle Province, no al rattoppo delle funzioni. La pensa così il capogruppo di Ncd in consiglio regionale, Alberto Magnolfi: “Siamo di fronte a una questione – dice il consigliere del partito di Alfano – che, alla luce degli atti, rende l’ottimismo una sfida alla ragione. Il paese ha esigenze tali per cui il tema della riforma delle istituzioni meriterebbe ben altro respiro e ben altra organicità. Procedere con il sistema del rattoppo genererà, inevitabilmente, solo un acutizzarsi dei problemi in una sorta di cortocircuito istituzionale. Temi di questa portata non possono essere affrontati solo in termini di spending review ma piuttosto di rifondazione degli assetti e dei metodi di governo”.
“Il discorso – qualora potessimo o volessimo farlo – dovrebbe essere complessivo partendo dall’Europa (quanto potrà ancora resistere una unità europea incardinata su una moneta retta da regole ma non da istituzioni?), dallo Stato nazionale (in cui la costituzione formale è da tempo superara dalla cosiddetta costituzione materiale) fino al sistema delle autonomie che, nei fatti e senza dirlo, vede la Regione trasformarsi da ente di programmazione e controllo in ente di pura gestione. Personalmente non sono mai stato contrario all’abolizione delle province anche e soprattutto in vista dell’attivazione di servizi e funzioni di area vasta. Il punto debole di questa riforma è la parzialità, la contraddittorietà del disegno. Una riforma, peraltro, completamente azzoppata dai tagli della finanziaria le cui ricadute si misureranno, nella loro complessità e reale portata, solo nel tempo. Guardando poi la specificità Toscana, il punto debole risiede in una città metropolitana che difficilmente potrà coesistere con la necessità più ampia del territorio e del governo a livello regionale. Un ente pensato per riconoscere lo status metropolitano all’alto Mugello e negarlo alla piana tra Firenze-Prato e Pistoia, dove la metropoli esiste realmente. Un ulteriore elemento distorsivo e di forte contraddittorietà”.
“Sul personale – chiude Magnolfi – l’impegno è sicuramente corale anche se non possiamo negare la difficoltà della partita e la necessità di una iniziativa vera della Regione sul Governo. Iniziativa che al momento è assolutamente mancata”.