“Nativi digitali” e disconnessi: il rapporto di “Save the children” sui giovani toscani

6 febbraio 2015 | 15:49
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“Nativi digitali” e disconnessi: il rapporto di “Save the children” sui giovani toscani

La generazione dei “Nativi digitali” e dei coetanei che non hanno accesso alla rete raccontata attraverso gli occhi sempre vigili di Save the children: questa la fotografia richiesta dall’organizzazione no profit a Ipsos, per quanto concerne il territorio della Toscana. I dati che emergono propongono senza dubbio importanti spunti di riflessione: tanto per cominciare circa il 43 per cento dei ragazzi toscani si è iscritto a Fb all’età di 12 anni, anche se il 28 per cento dichiara di averne 18. Solo il 55 per cento di coloro che si connettono è a conoscenza delle regole sulla privacy, ma questo non desta preoccupazione alcuna per un 57 per cento degli utenti. E poi ci sono i “disconnessi”, coloro che nell’era della tecnologia a portata di tasca non riescono ad avere accesso alla rete e, conseguentemente, a molte opportunità educative e culturali. Dal rapporto emerge che sono 269mila i ragazzi toscani che non hanno potuto collegarsi nell’ultimo anno e che, contemporaneamente, dichiarano di non aver letto nemmeno un libro. Nello stesso periodo in 187mila non sono andati al cinema neppure una volta. Dati forti, anche alla luce di un quadro nazionale che racconta di un numeri in continuo crescendo tra i giovanissimi sempre connessi, ragazzi che vanno potenzialmente incontro a problematiche a catena. Il 38% di loro si dà appuntamento con persone conosciute solo sul web ed il 35%, per farlo, ricorre a WhatsApp o ad altre app simili. In Toscana il 43% dei più giovani parla e si incontra con persone che non ha mai conosciuto di persona e più di 1 su 5 (28%) invia video e foto con riferimenti sessuali a gruppi dei quali non conosce tutti i partecipanti. “I nuovi media rappresentano una grande opportunità per i nostri ragazzi, per la loro crescita personale e formativa. L’accesso a queste tecnologie è un diritto che dovrebbe essere garantito a tutti i ragazzi, così come un’adeguata formazione nell’utilizzo di questi strumenti e la sicurezza di potersi muovere in un ambiente digitale che non nasconda rischi o pericoli”, afferma Valerio Neri, Direttore Generale di Save the Children Italia. “Il rischio è quello di trovarci di fronte a dei “nuovi analfabeti”, che non hanno la possibilità di utilizzare le nuove tecnologie o che non hanno le necessarie competenze per farlo. È fondamentale garantire ai nostri adolescenti il diritto all’accesso, alla formazione e alla sicurezza di queste tecnologie e le istituzioni e la scuola in primis, le famiglie e le aziende ICT devono essere più consapevoli di questa responsabilità “. E mentre crollano le relazioni interpersonali (l’86% dei giovani toscani preferisce comunicare via fb) crescono anche i fenomeni di Cyberbullismo: il 36% dei ragazzi toscani subisce minacce reali dalla rete, ma il 58% dichiara di non conoscere la funzione del tasto “segnala un abuso” presente su molti social.