Poste, Rossi chiede all’ad un tavolo con i sindaci

19 febbraio 2015 | 16:32
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Poste, Rossi chiede all’ad un tavolo con i sindaci

“All’ad di Poste Italiane ho detto che Regioni e Comuni vogliono discutere per capire e verificare il piano dei tagli e trovare soluzioni per garantire i servizi. Mi fa piacere che Caio, alla fine del nostro incontro, abbia dato la disponibilità ad aprire il dialogo”. Così il presidente della Regione, Enrico Rossi, sintetizza il senso dell’incontro di stamani (19 febbraio) a Roma con l’ammistratore delegato di Poste Italiane prima della riunione della Conferenza delle Regioni dedicata proprio a questo tema.

“Gli ho anche ricordato – prosegue – che la Toscana ha già dato con la chiusure di uffici e non è sostenibile chiuderne altri 63. E’ in corso una straordinaria mobilitazione di sindaci e cittadini che impone di trovare soluzioni alternative, che tengano conto delle esigenze di chi vive in aree marginali e disagiate e di tante situazioni differenziate presenti sul territorio. E ho anche fatto presente – racconta – che sarà per me difficile convincere mio padre, che sta bene, coltiva gli ulivi, contribuisce a mantenere bello il paesaggio gratuitamente, ad usare la card per ritirare la pensione”. “Una proposta che ho avanzato a Caio – dice ancora Rossi – è quella di istituire una sorte di Poste-Mobili che con un pulmino attrezzato garantisca il servizio nei piccoli paesi e frazioni di montagna alcuni giorni al mese. Cè spazio per trovare soluzioni e un tavolo Regione, Comuni, Poste da aprire in Toscana può essere lo strumento per trovarle. Di certo – conclude – ci opporremo con forza e determinazione a quanti fanno il deserto sui territori e poi lo chiamano progresso”.