
Mercoledì scorso (18 febbraio) un gruppo di lavoratori precari della scuola, di vari gruppi e tipologie, si sono incontrati a Pisa in un’assemblea per discutere come contrastare la riforma del Governo Renzi chiamata la Buona Scuola che, secondo i rappresentanti del gruppo, “colpisce tutta la scuola pubblica e in particolare i precari che vengono umiliati e licenziati in oltre 100.000”. Per sostenere le loro posizioni, hanno deciso di scendere in piazza e far sentire la loro voce. L’assemblea precari della scuola ha, dunque, convocato un presidio regionale in Piazza dei Miracoli, a Pisa, per venerdì 27 febbraio a partire dalle 15,30. “Il Governo Renzi- affermano i rappresentanti dell’assemblea dei precari- con la riforma della Buona Scuola colpisce pesantemente e ancora una volta la scuola pubblica, ed in particolar modo il mondo del precariato”. I precari affermano, infatti, che se da una parte, la sentenza europea che impone all’Italia di assumere chi ha almeno 36 mesi di servizio, stabilizza una parte dei precari trasformandoli in “insegnanti di serie B destinati a fare da tappabuchi, svolgere supplenze ed insegnare materie su cui non sono abilitati”, dall’altra parte espelle dalla scuola decine di migliaia di precari che hanno portato avanti la scuola in questi anni. “Tutto questo – affermano- all’interno di una controriforma della scuola che, in continuità con le precedenti, taglia ancora le risorse e il personale e destruttura profondamente la scuola pubblica, peggiorando fortemente la didattica”. È quindi per questi motivi che mercoledì scorso si è tenuta a Pisa un’assemblea di precari della scuola, nata dall’urgenza di organizzarsi per far sentire la propria voce, insieme, e per rivendicare la possibilità di svolgere il proprio lavoro, quello dell’insegnamento.
Sentendo che i tentativi di farsi ascoltare dal Governo e da Renzi sono andati fallendo, i precari decidono di scendere nuovamente in piazza. Il presidio regionale di venerdì (27 febbraio) a Pisa, vedrà il riunirsi di tutti i precari che porteranno avanti in modo unitario le loro rivendicazioni fra cui l’assunzione di tutti coloro che hanno maturato e matureranno i 36 mesi di servizio, lo slittamento del concorso del 2016 a dopo che i lavoratori precari siano assunti, l’assunzione da graduatoria per gli abilitati, la possibilità per i neoassunti di insegnare la propria materia e non diventare dei lavoratori obbligati a fare supplenze anche su materie su cui non sono abilitati, la possibilità di continuare a svolgere supplenze per chi non sarà assunto, il ritiro dei tagli del personale Ata e il ripristino e l’allargamento dell’organico per far fronte alle esigenze della scuola, per la quale sono necessari forti investimenti e non tagli. “La Buona scuola di Renzi affonda la scuola pubblica e il mondo del precariato. Il tempo di muoversi è adesso: la Buona Scuola siamo noi!”- concludono così i rappresentanti dell’assemblea dei precari.