Aggressioni sui bus, Fit Cisl chiede alle aziende misure per la sicurezza

Quello delle aggressioni agli autisti di autobus urbani ed extraurbani é un problema grave che sembra non trovare né soluzione né fine e che anzi, proprio in questi giorni, registra un aumento degli episodi di violenza. I fatti successi sono tantissimi, come quello della metà di febbraio sulla tratta Pontedera-Pisa, dove l’autista è stato preso a borsate da due uomini di origine marocchina che, una volta scesi, hanno bersagliato l’autobus con una sassaiola. “Si potrebbe continuare ad elencare gli episodi verificatisi, un po’ in tutte le città della Toscana – sottolinea Stefano Boni della Fit Cisl -, ma ormai diffusi in tutta Italia, tali da creare un clima di angoscia sia tra gli autisti che tra i viaggiatori, che vi si trovano coinvolti loro malgrado. Gli episodi che vengono denunciati e che vengono riportati dai mass media sono solo quelli più gravi; ma sugli autobus ai capolinea, come anche alle fermate, ormai succede di tutto, dagli insulti, alle spinte, fino a delle risse vere e proprie”.
“Per questo – aggiunge Boni – vogliamo sollecitare tutte le aziende toscane di Tpl, affinché mettano in campo dei primi provvedimenti mirati, come ad esempio: segnalare le corse più a rischio ed aumentare il numero di persone in divisa, preposte al controllo dei biglietti, che magari salgono sugli autobus chiedendo ai passeggeri se va tutto bene, per poi scendere alla fermata successiva; dotare gli autobus di telecamere a circuito chiuso indicate con cartelli lampeggianti; dotare l’abitacolo degli autobus di idonea blindatura in modo da impedire ad eventuali energumeni di accedervi e molestare l’autista. Tutto ciò va supportato poi con un piano predisposto dalle prefetture in modo da far intervenire le forze dell’ordine maniera puntuale e tempestiva. Come sindacato chiediamo che per il personale del front line siano programmati corsi di formazione di autodifesa e che, supportati da psicologi, possano apprendere le tecniche per affrontare e gestire le situazioni di criticità. Un ruolo importante può essere svolto anche dagli Enti Locali e dalla Regione, dando un impulso verso un maggiore controllo del territorio, anche attraverso l’utilizzo delle forze dell’ordine, attivando così tutte le procedure possibili per mettere in sicurezza il personale che svolge il proprio lavoro. In questo momento così difficile, tutta la nostra vicinanza e solidarietà va ai lavoratori che sono stati coinvolti in questi gravi episodi mentre stavano svolgendo il loro lavoro”.