Regione e vivaisti, progetto sperimentalle di autocontrollo contro i parassiti “importati”

9 aprile 2015 | 12:38
Share0
Regione e vivaisti, progetto sperimentalle di autocontrollo contro i parassiti “importati”

Contro i parassiti che negli ultimi anni sono arrivati da fuori Europa, importati con le piante che con la globalizzazione viaggiano nel mondo assai più di prima, la Regione ha firmato oggi con il distretto rurale vivaistico ornamentale della provincia di Pistoia e le organizzazioni agricole un programma pluriennale sperimentale di autocontrollo. Poche ma efficaci azioni messe in fila: come il controllo delle piante che vengono acquistate, una vigilanza permanente sulle produzioni e comportamenti virtuosi da replicare e regolamentare. “In questo modo – sottolinea l’assessore all’agricoltura Gianni Salvadori, intervenuto all’iniziativa al Centro sperimentale per il vivaismo di Pistoia – vogliamo cambiare alcune abitudini e qualificare controlli e tracciabilità per una migliore gestione del rischio fitosanitario”.

Le piante infatti sempre più si spostano di continente in continente. Arrivano e partono. E con loro parassiti, batteri e funghi, che utilizzano le piante come una comoda carrozza di un treno. Peccato che nel paese di importazione non sempre le colture del posto hanno le difese naturali necessarie contro i nuovi arrivati. Il risultato può essere così letale per il territorio e disastroso per l’economia. Due esempi: il cinipide, parassita del castagno arrivato dalla Cina, o il moscerino giapponese drosophila suzuki ghiotti di fragole ed altri piccoli frutti.
Prevenire è meglio che curare. Contenere e eradicare i nuovi parassiti che stanno attaccando negli ultimi anni l’Europa può risultare infatti assai difficile se non vengono individuati per tempo. Con lo sviluppo negli ultimi decenni del vivaismo ornamentale di piante da esterno la necessità di una maggiore attenzione è cresciuta. L’accordo permetterà di far squadra e sviluppare nuovi e più efficaci sinergie con il servizio fitosanitario regionale. “Questo aiuterà a proteggere l’economia del settore vivaistico” spiega Salvadori. In tutta la Toscana ci sono 2500 vivai, la metà operano a Pistoia. “Ma permetterà anche di tutelare l’ambiente e l’ecosistema” aggiunge. Si parte da Pistoia, ma l’idea è quella di allargare poi l’iniziativa a tutte le imprese della Toscana. I dettagli del programma pluriennale e del piano di autocontrollo saranno definiti attraverso successivi tavoli tecnici. Con l’intesa siglata oggi a Pistoia la Regione, attraverso il suo servizio fitosanitario, si impegna a fornire supporto tecnico e informativo, a mettere a disposizione a tariffe agevolate il laboratorio regionale di diagnostica fitopatologica e biologia molecolare, a fornire alla imprese dati aggiornati in tempo reale e consulenza. Distretto e organizzazioni agricole, dal canto loro, si impegnano ad incentivare l’adozione del piano di autocontrollo presso i propri iscritti, monitorandone la corretta applicazione.