Oreste Giurlani confermato presidente Uncem. Le linee programmatiche per il futuro della montagna

10 aprile 2015 | 16:17
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Oreste Giurlani confermato presidente Uncem. Le linee programmatiche per il futuro della montagna

La 16esima assemblea congressuale regionale si è conclusa con la rielezione di Oreste Giurlani a presidente di Uncem Toscana (Unione Nazionale Comuni Enti Montani) per la terza volta consecutiva. Oltre 150 le presenze tra amministratori e rappresentanti degli enti montani della Toscana per rilanciare a gran voce le politiche per le aree montane e rurali, così come espresso dal titolo dell’evento Scommessa Montagna, da prospettiva a realtà. Il rilancio delle Aree Interne.
“Si avvia oggi – è il commento a caldo del presidente Giurlani – una nuova fase di lavoro per Uncem Toscana che rappresenta in modo ancora più consolidato le istanze dei Comuni montani e rurali. Ci aspettano cinque anni di lavoro insieme che mirerà a garantire servizi ai cittadini e assicurare futuro e sviluppo ai territori troppo spesso dimenticati dalla politica. Ringrazio i Sindaci che, numerosi, hanno espresso la volontà di confermare la mia carica di Presidente, da oggi si riparte per rilanciare le politiche per la montagna toscana e le aree interne puntando allo sviluppo di alcuni settori chiave per la coesione territoriale: scuola, sanità, servizi alla persona, energie rinnovabili, green economy, agenda digitale, agricoltura, manutenzione del territorio, promozione delle attività produttive, cooperazione interistituzionale”. “Ringrazio – ha detto Giurlani alla platea – quanti sono intervenuti, sarà una nuova bella e impegnativa avventura che farò insieme a voi Sindaci: viva la montagna, viva i piccoli Comuni”.

Sono intervenuti gli assessori regionali Vittorio Bugli, Gianni Salvadori e Luigi Marroni oltre ai sindaci toscani. Tra le relazioni anche il senatore Riccardo Nencini, viceministro alle infrastrutture e ai trasporti, l’onorevole Enrico Borghi presidente Uncem Nazionale, l’onorevole Samuele Segoni, deputato della Repubblica Italiana. L’onorevole Ermete Realacci, Presidente dell’ottava commissione ambiente della Camera dei Deputati, e il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi hanno fatto pervenire un messaggio scritto.
Queste le principali linee programmatiche dell’Uncem, presentate in assemblea. “Innanzitutto – si legge nella relazione finale – difendere il ruolo e la rilevanza che ha il Comune sul territorio, soprattutto in quello montano e rurale. Il Comune è l’ente territoriale più vicino alla cittadinanza e quello chiamato in prima istanza a dare risposte ai cittadini. L’obiettivo primario sarà pertanto quello di contrastare gli ulteriori tagli di risorse ai comuni, che renderebbero di fatto impossibile lo svolgimento delle funzioni e dei servizi comunali. Poi puntare su legislazioni differenziate: il legislatore legifera in modo univoco per tutti i comuni ( sia per il comune di 100mila abitanti sia per uno di 1000) imponendo continui adempimenti che non riescono ad essere sostenuti dalle strutture deboli dei piccoli comuni che hanno poco personale e poche risorse. L’obiettivo sarà pertanto quello di mediare per snellire gli adempimenti a carico degli enti medio-piccoli. Difendere il ruolo e la dignità dell’amministratore locale. Un recente studio fatto per la spending review auspica la riduzione del numero degli assessori e dei consiglieri comunali e delle indennità che percepiscono. Non si tiene peró conto che sindaci, assessori e consiglieri comunali hanno responsabilità elevatissime con indennità risibili, e tanto più il comune è piccolo tanto più il compito è difficile perchè non si hanno le strutture di supporto. Gestioni associate: la proroga legislativa di un anno, sino al primo gennaio 2016 e il rinvio di un anno ( e non di qualche mese) lascia pensare che il governo stia pensando a una riforma del sistema (si parla di fusioni obbligatorie per i comuni al di sotto di 10mila abitanti). La linea di azione sarà finalizzata a contrastare normative generali che impongono fusioni in modo secco senza tenere conto delle difficoltà e delle diversità territoriali, e verrà altresì sottolineato che le gestioni associate tramite le unioni di comuni non possono funzionare per tutte quante le funzioni in modo omnicomprensivo. Sussistono infatti difficoltà enormi a gestire alcune funzioni come la contabilità e il personale, specie nelle unioni di grandi dimensioni e che hanno al loro interno enti obbligati ed enti non obbligati all’associazionismo. L’obiettivo sarà pertanto quello di ottenere che vengano consentite gestioni associate solo per alcuni settori e porzioni di funzioni. Prosecuzione ed implementazione dei servizi di prossimità: lavoreremo per portare servizi in montagna e nelle aree interne più svantaggiate, proseguendo con il progetto ecco fatto e studiando nuovi progetti che garantiscano agli abitanti delle aree più disagiate gli stessi servizi degli abitanti dei centri urbani. Istruzione e sanità: Uncem eserciterà un ruolo di coordinamento con gli enti competenti per istruzione e sanità affrontando con determinazione le problematiche delle scuole montagna, degli ospedali e dei servizi socio-sanitari. Infine le tecnologie informatiche (banda larga, fibra ottica, villaggi digitali eccetera): l’obiettivo è quello di estendere tali tecnologie anche alle zone più svantaggiate. Il problema delle connessioni è un problema molto sentito dai cittadini delle aree montane e rurali rappresentando una pesante limitazione alla crescita culturale e sociale della popolazione”.
Nel consiglio dell’Uncem, per la provincia di Lucca, sono risultati eletti Andrea Tagliasacchi, sindaco di Castelnuovo e Maurizio Verona, sindaco di Stazzema.