Turismo, in Toscana si fermano 100mila lavoratori del settore

13 aprile 2015 | 12:43
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Turismo, in Toscana si fermano 100mila lavoratori del settore

Mercoledì prossimo (15 aprile), a pochi giorni dall’apertura di Expo e a pochi mesi dal Giubileo straordinario, in Toscana e nel resto d’Italia il turismo si ferma: scioperano addetti di mense, bar, ristoranti, alberghi, agenzie di viaggio. Un’agitazione proclamata da Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil per il rinnovo del contratto nazionale, che è scaduto da due anni e interessa un milione di lavoratori (circa 100mila toscani): per poterlo rinnovare le controparti chiedono di peggiorare le condizioni dei lavoratori su temi importanti come malattia (riducendo i giorni di copertura), permessi e scatti d’anzianità (da tagliare), clausola sociale (da non prevedere).

I sindacati protestano anche per i nuovi parametri dell’ammortizzatore sociale Naspi (che danneggia, secondo le sigle, tantissimi stagionali toscani: meno mesi di copertura e importo tagliato del 25/30%). Mercoledì i lavoratori toscani del settore sono dunque chiamati a sfilare alla manifestazione di Roma in piazza Santissimi Apostoli (le altre due sono a Milano e Taormina). Il 15 aprile coincide anche con la giornata di protesta globale per i diritti dei lavoratori dei fast food.
“Il turismo è uno dei comparti principali dell’economia italiana, anche se per la politica è una Cenerentola. E’ uno dei pochi settori con l’occupazione in crescita: in Toscana è salita di circa il 5% nell’ultimo anno. La scusa della crisi qui non regge, anche per questo serve un rinnovo del Contratto nazionale”, ha detto davanti ai giornalisti alla sede di Cgil Toscana Salvo Carofratello, segretario generale Fisascat Cisl Toscana. “In questo settore si tratta di lavoratori che guadagnano al massimo poco più di mille euro al mese, lavoratori spesso precari, a part-time, molti dei quali donne e migranti. Lo sciopero non è che l’inizio di un percorso di mobilitazione che si muoverà in concomitanza non solo dell’Expo ma anche del Giubileo straordinario”, ha aggiunto Fabio Ammavuta della Filcams Cgil Firenze.