Consorzio Lamma: proteste in arrivo per la decisione di non rinnovare i contratti a 24 precari

17 aprile 2015 | 12:27
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Consorzio Lamma: proteste in arrivo per la decisione di non rinnovare i contratti a 24 precari

Proteste in arrivo e sconvolgimenti per la recente decisione del Cnr di non rinnovare i contratti a 24 persone, già precarie, del gruppo del consorzio Lamma. Il Consorzio Lamma, come noto, è frutto della collaborazione tra la Regione Toscana e il Cnr. Attualmente l’ente è strutturato con 55 unità di personale, 31 stabili e 24 precari. Le 31 unità a tempo indeterminato sono in parte dipendenti del Consorzio e in parte ricercatori assegnati dal Cnr; gli altri 24 lavoratori dipendono da attività legate a contributi straordinari, derivanti sia da progetti europei che, per la maggior parte, dalla Regione Toscana. Si tratta di personale altamente qualificato che ormai da anni supporta e garantisce il lavoro del Consorzio, in particolar modo per quanto concerne il servizio meteo 24h a supporto della Protezione Civile regionale. Tali contratti sono garantiti da fondi erogati dalla Regione al Cnr, che stipula ed è titolare dei contratti dei 24 lavoratori precari. A pochi giorni dalla scadenza dei contratti, che avverrà il 30 aprile, il Cnr ha comunicato all’Ente che, non essendo arrivati i contribuiti regionali sufficienti a coprire il costo del personale precario, i contratti non potranno essere rinnovati ulteriormente.

Date le recenti novità, i servizi operativi rischiano di essere improvvisamente interrotti. La Regione ha previsto nel proprio bilancio l’impegno di spesa per il 2015 a favore del Consorzio ma, essendo in ritardo anche per quanto riguarda il saldo dovuto per il 2014, il Cnr ritiene che non ci siano le garanzie sufficienti per prorogare i contratti. “Le conseguenze di questi disguidi burocratici- affermano i rappresentati Rsu Consorzio Lamma e di Flc Cgil Toscana- sono i 24 lavoratori precari mandati a casa e l’interruzione di servizi fondamentali per la Regione e per la cittadinanza. Preoccupati, abbiamo chiesto un incontro urgente alle Amministrazioni, ai Soci del Consorzio, ma per ora non abbiamo ricevuto risposta. Permanendo questa situazione, il personale, che già si trova in stato di agitazione, valuterà iniziative di protesta, non ultima quella di chiedere l’intervento del Prefetto, visto il mancato rinnovo dei contratti, per possibile interruzione di servizio pubblico. Ci aspettiamo pertanto- concludono- una convocazione da parte di Regione e Cnr per affrontare insieme questa incresciosa situazione”.