La Rete dei comitati per la difesa del territorio: “La nuova giunta regionale salvaguardi l’ambiente”

Sì all’ambientalismo dal basso e alla difesa del territorio. E’ quanto sostiene l’Assemblea della Rete dei comitati per la difesa del territorio, riunitasi a Firenze il 9 maggioscorso. L’assemblea ricorda “i risultati ottenuti – anche grazie alla pressione dei comitati e delle associazioni ambientaliste – con il varo della legge regionale per il governo del territorio e con l’approvazione del Piano del paesaggio, per quanto indebolito rispetto alla versione originaria prodotta dall’assessore Marson” e “auspica che Anna Marson possa continuare a rivestire un ruolo centrale nel futuro dell’urbanistica toscana”. La rete fa presente che “la nuova amministrazione regionale, qualunque essa sia, debba farsi carico di garantire l’applicazione e l’efficacia di tali strumenti di governo, su cui la Rete vigilerà”.
“L’Assemblea – si legge ancora in una nota – ritiene inoltre che gravi siano le criticità che sussistono sul territorio toscano: dal sottoattraversamento Av di Firenze – e altri interventi collegati al sistema tossico delle ‘grandi opere’ – al corridoio tirrenico, alla geotermia, all’escavazione industriale del marmo, all’incenerimento dei rifiuti, fino al clamoroso caso del nuovo aeroporto fiorentino. La Rete intende dare sostegno alle realtà che si impegnano per interventi alternativi a tali progetti, nella convinzione che il futuro debba reggersi su un equilibrio oggi negato tra ambiente e lavoro e in un nuovo modello di salvaguardia delle risorse naturali. La Rete sottolinea come, di fronte all’attuale progressivo restringimento degli spazi di democrazia, la difesa del territorio, a partire dal No al consumo di suolo, debba collocarsi conflittualmente all’interno di una più ampia difesa dei diritti democratici”.