Fondo europeo di sviluppo regionale, oltre 2 milioni di contributi e 4mila nuovi posti in Toscana

Con 6630 progetti finanziati, circa 4000 posti di lavoro creati e investimenti attivati per oltre 2 miliardi, a fronte di 1 miliardo e 127 milioni di euro di contributi, il programma operativo del Fondo europeo di sviluppo regionale (Por Creo 2007-2013), si è confermato come una potente leva di sviluppo per l’economia Toscana. Il Comitato di sorveglianza ha monitorato nei giorni scorsi l’andamento del programma toscano, ormai prossimo alla chiusura. La “spesa pubblica” complessivamente prevista dal Por Creo per l’intero periodo di programmazione 2007-2013 è di 1.023 milioni di euro. Il programma come noto puntava, oltre che su innovazione e ricerca, sulla competitività delle imprese e su uno sviluppo territoriale sostenibile.
Avanzamento finanziario. Le risorse attivate a partire dal dicembre 2007, ammontano a 1.038 milioni di euro di contributo pubblico, circa il 108.5% del contributo pubblico totale previsto dagli assi prioritari del programma, grazie a risorse regionali aggiuntive utilizzate.
Il totale degli investimenti è di 2.307.088.792 euro, inclusi 789.297.451 attivati nell’ambito degli strumenti di ingegneria finanziaria. Gli impegni dei progetti sono ad oggi il 127%, i pagamenti l’88.38%. La spesa certificata è pari all’80.95%. I progetti finanziati sono 6.630, fra questi 2.730 progetti di investimento delle imprese; 2.975 progetti di investimento delle imprese realizzati con strumenti di ingegneria finanziaria; 533 opere pubbliche, 392 servizi.
Alcune realizzazioni. Fra le più significative, possiamo citare la Tramvia fiorentina (54 milioni per la realizzazione della prima line: 7,7 chilometri di rete con un’offerta della capacità di trasporto di oltre 1 milione di passeggeri al mese. Il People mover di Pisa (21,1 milioni) per il collegamento veloce e frequente su rotaia tra la stazione ferroviaria e l’aeroporto. E ancora: Nodo di Livorno, 33 milioni di finanziamento per la realizzazione del primo stralcio dei collegamenti ferroviari tra il porto di Livorno, la rete ferroviaria e l’interporto di Guasticce, comprendente le strutture ferroviarie sulla Darsena Toscana e il collegamento diretto della Darsena con la linea Roma-Genova lato Pisa.
A questi vanno aggiunti 10 progetti per il potenziamento e la diffusione della banda larga nelle aree montane, rurali e a bassa densità territoriale.
Sul fronte ambientale sono stati realizzati 16 progetti per il recupero di siti inquinati, 38 progetti in parchi, aree protette e Siti Natura 2000; 82 progetti per la prevenzione del rischio idraulico, del rischio di frana ed erosione costiera; 69 interventi su edifici per la prevenzione del rischio sismico; 48 interventi per la tutela ed il miglioramento della qualità dell’aria e dell’ambiente; 4 progetti per la prevenzione dei rischi da incidenti industriali. Sul fronte energie rinnovabili, 94 progetti e 60 per la riduzione dei consumi energetici. Con i Piuss, piani urbani di svluppo sostenibile, anch’essi finanziati dal Fesr, sono stati messi in cantiere interventi presentati dai Comuni ammessi a finanziamento, per la riqualificazione delle aree urbane, tutela del patrimonio culturale, infrastrutture per commercio e turismo. E, ancora: 35 interventi per creare nuovi posti nelle strutture per l’infanzia e potenziare la rete di infrastrutture per il sociale.
Sviluppo aree svantaggiate 19 interventi per la tutela, la valorizzazione e la promozione delle risorse naturali e culturali ai fini dello sviluppo di un turismo sostenibile; 8 interventi per lo sviluppo economico dell’area con la creazione di centri servizi alle imprese e centri di competenza Pmi; 54 interventi di recupero e riqualificazione delle aree per insediamenti produttivi finalizzati a fruizione collettiva: per infrastrutture per il turismo e centri commerciali naturali
Posti di lavoro. Gli effetti occupazionali finora prodotti dal Por sono considerevoli: l’attuazione degli interventi ha consentito la creazione di 4.079 nuovi posti di lavoro (rispetto ad un target atteso di 2.878), di cui 1.690 destinati a donne (1.481 previsti).
“Un bilancio decisamente positivo – ha commentato l’assessore alle attività produttive credito e lavoro Gianfranco Simoncini – che ci conferma la validità delle scelte fatte con la nuova programmazione 2014-2020, che sta partendo in questi mesi. Non dimentichiamo che è stato grazie a questo strumento se abbiamo potuto, anche grazie a ragionate rimodulazioni, di dare un sostegno forte al mondo produttivo investito dalla crisi economica peggiore degli ultimi decenni e a favorire, anche in tempi di restrizioni della spesa, i processi di innovazione, ricerca e sviluppo, trasferimento
tecnologico, ingegneria finanziaria per l’accesso al credito, tutti fattori determinanti per gettare le
basi di una ripresa”.
L’assessore sottolinea in particolare come la scelta di puntare sull’innovazione del sistema produttivo che sta al centro del nuovo programma (con 250 milioni di investimenti dedicati a questo tema) sia stata anticipata nei precedenti sette anni. “E’ in questo settore, sull’asse dedicata a ricerca e sviluppo, innovazione e imprenditorialità che abbiamo registrato le migliori performance. E’ così che abbiamo messo a disposizione del nostro sistema produttivo strumenti per affrontare i tempi della ripresa e dimostrato di saper fare scelte strategiche e di prospettiva”.