Migranti, l’Unione delle comunità islamiche sostene l’appello di Rossi

L’Unione delle Comunità Islamiche d’Italia intende aderire all’appello del presidente Enrico Rossi per definire un nuovo modello di accoglienza indirizzato ai profughi che raggiungono l’Italia attraverso il Mediterraneo. Ad affermarlo è lo stesso suo presidente, l’imam di Firenze Izzeddin Elzir, in una lettera indirizzata a Rossi. L’Ucoii si dichiara poi disponibile a fornire un servizio di mediazione linguistica e culturale coordinato con le istituzioni, in grado di aiutare a prevenire fenomeni di tensione sociale grazie all’azione dei frequentatori dei centri islamici associati formati a questo scopo.
“Del suo appello, presidente, – prosegue la missiva – apprezziamo in particolare la lucida analisi del momento storico che l’Europa sta vivendo, e gli obiettivi che ne costituiscono il fondamento: un´accoglienza sostenibile e rispettosa; una geografia sociale consapevole; una reciproca umanità”. Ribadita la convinzione che questa nuova realtà che si sta profilando richieda una “radicale revisione culturale ed organizzativa”, nella quale devono essere coinvolte e valorizzate tutte le componenti del tessuto sociale regionale e nazionale, Izzedin Elzir sottolinea che “esiste un imperativo morale ed etico a prestare soccorso alle migliaia di persone in fuga da guerre, carestie e violenze”, e che “non possiamo e non dobbiamo dimenticare che un fenomeno di questo tipo debba essere calibrato sulle capacità di accoglienza dei territori da un punto di vista materiale come anche sociale e culturale”. La lettera si conclude con la considerazione che “come parte integrante di questa comunità, consapevoli che il piano dei diritti e quello dei doveri civici non possano essere scissi in base all´opportunità o all´interesse, siamo convinti di poter dare un contributo significativo alla gestione di questi problemi, e ci rendiamo disponibili a qualsiasi iniziativa promossa dalle istituzioni che sia mirata a gestire al meglio i processi migratori che investono l´Italia in ragione della sua posizione geografica”.