Con slow food si scrive la carta etica dei cuochi, e arriva il primo piatto dell’alleanza

Il 21 giugno, giorno del solstizio d’estate: ecco il primo piatto dell’Alleanza che sarà presentato nelle osterie e ristoranti toscani aderenti al progetto dell’Alleanza Slow Food dei Cuochi. L’idea è nata a Badia di Morrona a Terricciola di Pisa durante il ToscanaLab del marzo scorso dove si sono ritrovati i cuochi toscani aderenti al progetto. In quell’occasione l’obiettivo era rinsaldare i rapporti e avanzare nuove prospettive di collaborazione all’interno del gruppo, con la rete Slow Food, con i produttori dei presìdi, con le comunità del cibo e di territorio. Ad Alberese nel successivo incontro alla Casa della Biodiversità il 13 aprile si sono stabilite le prime modalità organizzative e le prime regole che saranno parte di una carta etica dei cuochi toscani.
Il Piatto dell’Alleanza è il primo segno tangibile di questo movimento. La scelta è caduta su una preparazione che vede l’utilizzo di due presidi Slow Food della nostra regione: il Testarolo artigianale Pontremolese abbinato al pecorino a latte crudo della montagna pistoiese, produzioni tradizionali con grandi ricadute sulle comunità che le propongono. Il Piatto dell’Alleanza sarà presente nei menu dei ristoranti aderenti fino al 20 settembre (Equinozio d’Autunno) quando sarà sostituito da un nuovo Piatto dell’Alleanza fino al 21 marzo. I locali che aderiscono all’iniziativa esporranno una locandina che sintetizzerà gli aspetti più significativi della ricetta proposta, e inseriranno nel menu una descrizione delle linee guida del progetto nazionale e regionale per i clienti. La mappa dei ristoranti aderenti è disponibile sul sito di Slow Food Toscana e sarà aggiornata in tempo reale, consentendo a chi non ha potuto finora inserirsi di farlo a pieno titolo anche in seguito. È anche un’operazione di comunicazione e promozione, ma non solo: il progetto permetterà di rinsaldare il legame tra il gruppo dei cuochi ed i produttori dei presidi e delle Comunità del Cibo e di Territorio, cercando di attivare una modalità di acquisto coordinata così da permettere ai produttori di organizzarsi per ottimizzare il loro lavoro e migliorare le modalità di vendita. I cuochi potranno a loro volta svolgere un’azione di promozione dei produttori e del territorio. Questo irrobustirà la filiera e genererà importanti ricadute economiche per tutti. Per ogni piatto dell’Alleanza servito verrà devoluta una quota di 1 euro in favore del progetto dell’Alleanza sia a livello regionale che nazionale, per continuare a perseguire l’obiettivo di sostenere le produzioni locali.