Sindacati toscani contro il governo Renzi: “Basta tagli, così la scuola chiude”

19 giugno 2015 | 13:42
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Sindacati toscani contro il governo Renzi: “Basta tagli, così la scuola chiude”

“Le decisioni del governo Renzi rischiano di bloccare il funzionamento della scuola pubblica”: così oggi (19 giugno) nella la sede di Cgil Toscana i sindacati della scuola (Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil cuola, Snals Confsal, Gilda Unams) hanno spiegato che, se il premier Renzi dà seguito alla minaccia di non assumere i precari, la scuola toscana va in tilt. Ore e posti non coperti da personale di ruolo, organico Ata, esigenza di assumere: ecco cosa accadrà nelle scuole toscane con la legge di Stabilità, secondo quanto spiegato in conferenza stampa. I dati, del resto, non sono confortanti: per il Miur in Toscana aumentano gli alunni (da 478mila a 480mila), quelli disabili (quasi 500 in più) e le istituzioni: contestualmente si tagliano 212 posti di personale Ata. Ecco provincia per provincia i segretari e i custodi che mancheranno. “La legge di stabilità per il 2015 (L. n.190/2014) – si legge in una nota – introduce una serie di misure finalizzate alla riduzione di spesa che dal 1 settembre 2015 trovano attuazione nella scuola. Una di queste misure è la revisione dei criteri e dei parametri attualmente previsti per la definizione delle dotazioni organiche del personale amministrativo, tecnico e ausiliario della scuola, in modo da conseguire una riduzione nel numero dei posti pari a 2.020 unita’ a livello nazionale, così da ottenere una riduzione di spesa di 50,7 milioni di €.Il Miur ha illustrato alle Oo.Ss. nazionali l’ipotesi delle nuove tabelle e, benché ad oggi non sia ancora uscita la circolare di trasmissione del decreto di organico Ata con le nuove tabelle, il sistema informatico di acquisizione dei dati per definire l’organico ata di diritto di ciascuna scuola è stato impostato dal Miur secondo parametri che rispetto a quelli ufficiali (sono quelli della riforma Gelmini) fanno perdere posti in organico di diritto, nonostante l’aumento di alunni e l’invarianza delle altre condizioni.

Questo sta giustamente provocando allarme in molte scuole”. I sindacati se la prendono ancora più nel dettaglio con le decisioni adottate dal Miur: “Accade sempre più spesso – affermano – che il Miur attui regole nuove senza averne formalizzato la modifica. Salvo però, non pensare alle conseguenze che questi rinnovamenti comportano, senza nessuna considerazione sulle osservazioni critiche di merito (e anche di metodo) della parte sindacale. In particolare, sulla questione dell’organico ata abbiamo provato a fare una simulazione di ciò che accadrebbe in Toscana con le nuove tabelle di cui il Miur ha dato l’informativa”. La nota si chiude con alcune considerazioni pessimistiche in ordine al prossimo futuro:”Appare evidente che a fronte di una maggiore complessità – si afferma – il prossimo 1 settembre le scuole si troveranno con un organico di personale di segreteria e di collaboratori scolastici decisamente insufficiente per potere svolgere le ordinarie attività istituzionali. Già per l’anno in corso le scuole avevano fatto una richiesta di posti aggiuntivi rispetto all’O.d. assegnato pari a 77 assistenti amministrativi e 305 collaboratori scolastici, ottenendo però solamente 27 assistenti amministrativi e 218 collaboratori scolastici. Sono stati fatti salti mortali per garantire un servizio un minimo decente, talvolta non rispettando nemmeno le modalità contrattuali di prestazione del lavoro del personale, senza potere garantire le norme in materia di sicurezza sia per i lavoratori che per gli alunni, senza poter garantire la dovuta sorveglianza e vigilanza: tutto bene fino a quando non accade niente. E’ palese che ulteriori tagli sono insostenibili. Tra l’altro la Toscana paga alto il prezzo della sua virtuosità nelle operazioni di dimensionamento della rete scolastica. Infatti, con i nuovi parametri gli istituti comprensivi e gli istituti superiori con un alto numero di alunni sono penalizzati. Per i collaboratori scolastici, ad esempio, si ha una riduzione di collaboratori scolastici a partire dal 1101-esimo alunno. Quest’ultima riduzione può essere colmata nelle istituzioni scolastiche con un alto numero di alunni disabili (almeno 41 alunni). Con 1301 alunni si perde una unità di assistente amministrativo negli IC mentre, nelle scuole secondarie di II° grado la riduzione si ha già nelle scuole tra 601 e 700 alunni, tra 1001 e 1100 alunni e tra 1201 e 1300 alunni e da oltre 1801 alunni”.