
La segreteria nazionale Slc Cgil, assieme ai propri componenti del coordinamento Rsu, ha proclamato per domani (30 giugno) una prima giornata di sciopero del personale di Telecom Italia. I lavoratori incrociano le braccia per aprire un confronto con l’azienda con alcuni obiettivi chiave: “la conferma degli attuali perimetri aziendali e di gruppo – spiega il sindacato – con la previsione di non avviare processi di societarizzazione di attività oggi ricomprese all’interno dell’azienda; la riorganizzazione del caring attraverso investimenti in hardware, software e procedure per consentire un incremento della produttività di sistema e il rientro in Italia delle lavorazioni oggi gestite all’estero; la riorganizzazione di Open Access per affrontare l’incremento dello sviluppo delle reti di nuova generazione e intervenire sulle attuali disorganizzazioni che producono inefficienze intollerabili”.
Altri obiettivi dello sciopero, spiegano i sindacalisti, sono il riconoscimento delle professionalità acquisite attraverso il principio che a parità di attività svolta debba corrispondere una parità di inquadramento; la definizione del premio di risultato che garantisca, rispetto ai migliori risultati conseguiti dall’azienda, un ritorno economico certo per i lavoratori sostituendo le politiche di incentivazione individuali oggi presenti che non generano incrementi di produttività ma determinano storture e inefficienze facilmente riscontrabili e la riorganizzazione delle aree di vendita, prevedendo anche la rimodulazione delle offerte soprattutto in funzione della vendita di nuovi contenuti, vero ambito di sfida dei prossimi anni per invertire la continua caduta dei ricavi domestici (5 miliardi di euro in meno dal 2011 a oggi).
Nell’ambito dello sciopero è in programma un presidio regionale a Firenze di fronte alla sede Telecom di viale Guidoni, dalle 9 alle 12.