
Il presidente della Regione, Enrico Rossi si recherà prima in Tunisia e poi in Algeria dopo il Ramadan, il periodo di astinenza e digiuno per i musulmani che quest’anno termina il 17 luglio. “Il mio viaggio – ha spiegato Rossi ai giornalisti dopo aver firmato al Mise a Roma l’Accordo di programma propedeutico alla vendita della Lucchini di Piombino – vuol essere una risposta chiara a chi progetta di costruire muri che ci separino dall’Africa. Oggi grazie ad un imprenditore nord africano possiamo salvare migliaia di lavoratori toscani e noi vogliamo costruire con l’Africa un ponte di sviluppo e di pace con grandi opportunità di scambio tra la Toscana, l’Europa e l’Africa”.
Rossi ha annunciato che si recherà dapprima a Kasserine, nel sud della Tunisia, realtà con quale la Toscana ha intessuto rapporti di amicizia e intrapreso progetti di sviluppo e contro la povertà. Ha ricordato come l’Università di Siena abbia contribuito alla riscrittura della Costituzione tunisina e come “la Toscana intenda sostenere la democrazia tunisina”. Poi il presidente Rossi si recherà in Algeria dove nel porto di Bejaia ha sede il comparto agroalimentare della Cevital e lì incontrerà il suo presidente Issad Rebrab con il quale oggi a Roma ha preso accordi in tal senso.