Sanità, annullate graduatorie Estav. Mugnai (FI) interroga la giunta

9 luglio 2015 | 12:11
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Sanità, annullate graduatorie Estav. Mugnai (FI) interroga la giunta

“Cari tutti che eravate nelle graduatorie concorsuali dei vecchi Estav: è stato un piacere, ma per voi la scalata all’assunzione finisce qui”. E’ questo il commento ironico del capogruppo di Forza Italia in Regione Stefano Mugnai, che spiega: “Lo stabilisce la delibera 237 emanata il 25 giugno scorso dal direttore generale della nuova centrale unica d’acquisto regionale (Estar), la quale dichiara decadute ben 160 graduatorie in essere – personale sanitario, addetti amministrativi, dirigenti medici, addetti di comparto, di tutto un po’ insomma – asserendo che la validità si arresta a tre anni poi ciao”. Sul tema Mugnai ha depositato un’interrogazione destinata ad approdare in aula nella prossima seduta di Consiglio durante il question time.
“Quanto accaduto merita come minimo spiegazione – dichiara Mugnai – anche perché pare in conflitto con le prescrizioni del Job Act e con l’intenzione che in esso si prefigge il legislatore, ovvero la stabilizzazione da perseguire con lo svuotamento delle graduatorie e poi, ma solo dopo, il ricorso a nuove procedure selettive. Invece Estar che fa? Dichiara decadute le graduatorie esistenti con la delibera 237, e due giorni prima, il 23 giugno, con un’altra delibera stabilisce il regolamento per nuove procedure di reclutamento personale. Non quadra”.

E allora, alla giunta l’onere di giustificare l’operazione messa in campo da Estar “che di fatto – dice Mugnai – lascia a bocca asciutta (beh, a portafogli asciutto in verità) tante e tante persone magari non sicure-sicure di essere assunte ma insomma un bel pezzo in là”. Ben cinque i quesiti su cui Mugnai stringe la giunta. Innanzitutto il capogruppo azzurro chiede di conoscere le motivazioni di politica di gestione del personale per cui si è ritenuto di dichiarare decadute le graduatorie vigenti e se tale decadimento venga ritenuto compatibile con le disposizioni contenute nel Job Act in particolare inerenti la prevenzione del precariato. Il dubbio che Mugnai solleva nero su bianco invitando la giunta a pronunciarsi è che le deliberazioni 237 e 226 “conseguano, di fatto, un effetto elusivo” di tali misure. Poi c’è la questione numeri: quanti sono gli idonei interessati dal provvedimento e che quindi ora si troveranno con un pugno di mosche in mano? Più in generale, domanda Mugnai, “quali iniziative la giunta ritiene opportuno intraprendere al fine di prevenire il fenomeno del precariato del personale presso le aziende sanitarie e gli altri enti del Servizio Sanitario della Regione Toscana”?