
Nuove regole, nuovi numeri e nuovi tetti di spesa per le segreterie di supporto a presidente ed assessori. E meno personale preso all’esterno della Regione. Nella riorganizzazione della macchina regionale ci sono anche le segreterie del presidente e degli assessori. Sono stati ridotti i compensi dei responsabili delle strutture politiche, con l’eliminazione anche dell’indennità annua. Diminuisce il personale che potrà essere preso non tra i dipendenti a tempo indeterminato della Regione: solo uno su quattro per agli addetti di ciascuna segreteria, responsabile della struttura a parte. Arrivano i consiglieri del presidente su tematiche specifiche e con esperienza di politiche regionali, che a fronte delle deleghe mantenute dal presidente andranno a rafforzare lo staff dell’ufficio di gabinetto. Al massimo potranno essere sei, con uno stipendio compreso tra 47 e 59 mila euro l’anno. Il primo dei consiglieri è già stato nominato ed è l’ex assessore alle attività produttive Gianfranco Simoncini, che si occuperà di lavoro.
Tutto questo non comporterà però una maggiore spesa. Nel 2009 il costo dei tempi determinati in Regione Toscana ammontava ad oltre cinque milioni di euro: di questi 3 milioni e 264 mila rappresentavano il costo dei tempi determinati a supporto delle segreterie di presidenti e assessori, oneri riflessi compresi. Nel 2014 la spesa sostenuta è stata di 2 milioni e 879 mila euro. Con il nuovo assetto non potrà essere superiore a 2 milioni e 330 mila euro, 934 mila euro in meno rispetto a sei anni fa e 549 mila euro in confronto alla legislatura appena conclusa. I tempi determinati ‘esterni’ ai dipendenti della Regione diminuiranno anche nel numero: da quaranta che era la dotazione organica massima possibile fino a maggio (e 52 nel 2009) passeranno a non più di ventinove, e non solo per effetto delle riduzione degli assessori e delle rispettive segreterie passati da dieci ad otto.
Le nuove dotazioni
I tetti fissati prevedono un massimo di cinque addetti per la segreteria del presidente (un responsabile, tre dipendenti reclutati all’interno e un’eventuale esterno) a cui si aggiunge, sempre per il presidente, uno staff di venti persone per l’ufficio di gabinetto, ovvero il responsabile, il portavoce e diciotto dipendenti. Di questi solo nove potranno essere presi dall’esterno a tempo determinato e tra questi figurano anche i sei consiglieri personali. Cinque è il tetto per gli addetti alle segreterie degli otto assessori: un responsabile, tre addetti obbligatoriamente ‘interni’ ed uno eventualmente reclutato al di fuori del ruolo dei dipendenti della Regione. I numeri non sono diversi dagli attuali, ma gli esterni sono le metà.
Retribuzioni tagliate
Lo stipendio del responsabile dell’ufficio di gabinetto, ridotto come gli altri, sarà pari a poco meno di 94 mila euro l’anno. Fino ad oggi poteva arrivare, con il premio di risultato, a 120 mila euro. Il portavoce e i responsabili delle segreterie (del presidente o degli assessori) avranno un compenso di circa 87 mila euro l’anno contro i 107 mila euro teorici fino a maggio scorso.
Le nuove direzioni
C’erano un tempo in Toscana (e fino alla legislatura appena chiusa) un direttore alla presidenza, primus inter pares, e sette direttori generali: all’organizzazione, alla competitività e sviluppo delle competenze, al governo del territorio, alle politiche ambientali e energia, alle politiche per la mobilità, trasporto pubblico e infrastrutture, all’avvocatura, ai diritti di cittadinanza e coesione sociale. C’erano anche quattordici dirigenti a capo di altrettante aree di coordinamento.
Dall’11 agosto 2015 ci sarà un direttore generale della giunta regionale, un direttore dell’avvocatura e tredici direttori, uno dei quali a termine, fino al 31 dicembre. Scompaiono le quattordici aree di coordinamento e ci saranno complessivamente quattordici persone e figure di vertice anziché ventidue. La giunta regionale ha già approvato il nuovo assetto.
Le tredici nuove e vecchie direzioni riguardano l’avvocatura, gli affari legislativi, giuridici e istituzionali, la programmazione e il bilancio, l’organizzazione e i sistemi informativi, i diritti di cittadinanza e coesione sociale, l’agricoltura e lo sviluppo rurale, ambiente e energia, la difesa del suolo e la protezione civile, le politiche per la mobilità, infrastrutture e trasporto pubblico, l’urbanistica e le politiche abitative, le attività produttive, la cultura e ricerca, l’istruzione e formazione. A queste si aggiunge, a tempo, una quattordicesima direzione che avrà l’incarico di seguire la gara unica per il trasporto pubblico locale, ma che sarà cancellata dopo l’affidamento dei servizi e comunque entro il 31 dicembre 2015.
Il direttore generale della giunta regionale, rispetto all’attuale assetto gerarchicamente sovraordinato rispetto agli altri direttori e dunque con maggiori responsabilità, avrà uno stipendio annuo (lordo, al netto degli oneri riflessi) di 170 mila euro, meno di posizioni di pari livello in altre amministrazioni. La metà se ne andrà in tasse. Il compenso dei tredici direttori è stato fissato in 130 mila euro l’anno ciascuno (120 mila per la direzione a termine per la gara sul Tpl) contro i 127 e 162 mila euro che potevano essere pagati fino ad oggi. Si tratta di stipendi inferiori (e in qualche caso anche di parecchio) rispetto agli omologhi di Regioni come Emilia Romagna, Veneto, Piemonte e Lombardia.
Cancellato il bonus sui risultati, rimane la valutazione
Scompare inoltre la quota di compenso correlato ai risultati conseguiti. I direttori continueranno ad essere valutati rispetti agli obiettivi annuali assegnati, ma il lavoro svolto bene non comporterà alcun premio. In caso di valutazione negativa decadranno invece dall’incarico.
Il risparmio previsto è di 1,8 milioni nel 2016 rispetto al 2009 e di 1,2 milioni rispetto al 2014.
Risparmio
Nel 2016 rispetto al 2009: -934 mila euro
Nel 2016 rispetto al 2014: -549 mila euro
Le nuove dotazioni
I tetti fissati prevedono un massimo di cinque addetti per la segreteria del presidente (un responsabile, tre dipendenti reclutati all’interno e un’eventuale esterno) a cui si aggiunge, sempre per il presidente, uno staff di venti persone per l’ufficio di Gabinetto, ovvero il responsabile, il portavoce e diciotto dipendenti. Di questi solo nove potranno essere presi dall’esterno a tempo determinato e tra questi figurano anche i sei consiglieri personali.
Cinque è il tetto per gli addetti alle segreterie degli otto assessori: un responsabile, tre addetti obbligatoriamente ‘interni’ ed uno eventualmente reclutato al di fuori del ruolo dei dipendenti della Regione. I numeri non sono diversi dagli attuali, ma gli esterni sono le metà.
Retribuzioni tagliate
Lo stipendio del responsabile dell’ufficio di gabinetto, ridotto come gli altri, sarà pari a poco meno di 94 mila euro l’anno. Fino ad oggi poteva arrivare, con il premio di risultato, a 120 mila euro. Il portavoce e i responsabili delle segreterie (del presidente o degli assessori) avranno un compenso di circa 87 mila euro l’anno contro i 107 mila euro teorici fino a maggio scorso.