Sanità, graduatorie Estar: scontro in consiglio regionale. Mugnai va all’attacco

15 luglio 2015 | 14:35
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Sanità, graduatorie Estar: scontro in consiglio regionale. Mugnai va all’attacco

Secondo la giunta, annullando le graduatorie concorsuali esistenti in sanità Estar ha applicato il milleproroghe; secondo il capogruppo di Forza Italia Stefano Mugnai, invece, ha “arbitrariamente stroncato i progetti di vita di tanti cittadini che lentamente si stavano avvicinando al loro sogno di assunzione”. E’ andato in scena poco fa, nell’aula del Consiglio regionale dove si celebrava il question time, il botta e risposta tra l’assessore alla sanità Stefania Saccardi e lo stesso Mugnai sulle delibere con cui Estar ha dichiarato decadute le graduatorie concorsuali in essere disponendo nuove regole per il reclutamento del personale.

“Il provvedimento – contestava in sostanza Mugnai nella sua interrogazione – oltre ad apparire in contrasto con il Job Act varato dal governo Renzi, lascia con un pugno di mosche in mano diverse centinaia di cittadini poiché abbatte 160 graduatorie». Oggi, poi, la sorpresa: «Dopo la nostra interrogazione e dietro la minaccia di ricorsi – annuncia Mugnai – Estar ha revocato la delibera che aveva dato luogo alla questione. Però poi ne ha prodotta una nuova in cui si inseriscono tra quelle decadute altre 6 graduatorie. Assessore, è una sorta di carrambata. Un po’ come quella che ha fatto lei fornendo in questa sede notizie inedite”. Il provvedimento, rileva Mugnai, è tanto più grave alla luce del contesto in cui si colloca: “Da anni – ha ricordato il capogruppo azzurro – stiamo assistendo per quanto riguarda le Asl toscane al blocco quasi serrato del turn over. Inoltre, siamo in mezzo al guado di una riforma che va nella direzione di presentare entro settembre una proposta di legge per reperire i risparmi attraverso qualche migliaio di esuberi, così definiti proprio dalla giunta. Appare chiaro che la voglia di far scorrere le graduatorie manca. Il problema è che alla fine di questo percorso ci sono dei cittadini con le loro vite, ma non solo, perché al di là di questo ci ritroveremo in una situazione di carenza quanti-qualitativa di professionalità sanitarie con svilimento di tutto il sistema”.