Remaschi “interrogato” in commissione: “Ungulati e predatori, situazione insostenibile”

31 luglio 2015 | 14:03
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Remaschi “interrogato” in commissione: “Ungulati e predatori, situazione insostenibile”

Lunga audizione in Seconda commissione per gli assessori regionali Marco Remaschi (Agricoltura) e Stefano Ciuoffo; una discussione ricca di spunti e riflessioni, “lo sviluppo manifatturiero e turistico, da un lato, e lo sviluppo rurale, dall’altro, credo siano i due filoni sui quali la Toscana nei prossimi anni gioca molto del suo futuro”, ha detto il presidente Gianni Anselmi.

Remaschi, ha ricordato che siamo alla vigilia di un nuovo ciclo di programmazione dei fondi comunitari, con la Toscana che ha centrato l’obiettivo della piena utilizzazione dei fondi disponibili su quella appena conclusa: 870 milioni di euro, soffermandosi poi sulla “locomotiva” dell’agricoltura toscana: il settore vitivinicolo. “Ci sono stati investimenti importanti, pari a 210 milioni di euro in dodici anni. I reimpianti hanno interessato il 45% della superificie vitata – ha osservato – Accanto ai grandi produttori, è necessario far crescere anche i piccoli, con opportune forme di aggregazione. E’ necessario introdurre innovazione anche in agricoltura”. Remaschi ha poi affrontato il problema dei predatori e l’emergenza ungulati. “La situazione è insostenibile. Ci sono oltre 400mila esemplari sul nostro territorio e gli attuali 50mila abbattimenti non sono sufficienti. Dobbiamo mettere in campo misure più stringenti, mettendoci tutti intorno ad un tavolo, coinvolgendo i circa 80mila cacciatori toscani”.
L’assessore Ciuoffo invece ha sottolineato come “la Toscana non può permettersi politiche di assistenzialismo o di difesa delle rendite di posizione. Gli imprenditori devono misurarsi in un mercato sempre più competitivo, rimettendosi in gioco e con investimenti adeguati. E la Regione sarà al loro fianco”. In particolare, l’assessore ha sottolineato la necessità di garantire alle piccole e medie imprese toscane un adeguato accesso al credito, attraverso Fidi Toscana, anche per favorire il ricambio generazionale nelle aziende. Ciuoffo si è poi soffermato sul turismo, per rilevare che molta parte della nostra regione “è solo attraversata, ma non conosciuta”. Da qui l’esigenza di abbandonare il riferimento “ad un modello di vacanza, che non c’è più”, per intercettare la domanda nuova. In questa prospettiva sarà rivista la legge regionale di settore alla luce del nuovo quadro normativo, anche per affrontare alcune criticità nella ricezione (alberghi, agriturismi, campeggi) e nella ristorazione (sagre, fiere).