Diritti e pensioni a rischio: lavoratori di Toscana Energia in sciopero

7 agosto 2015 | 10:46
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Diritti e pensioni a rischio: lavoratori di Toscana Energia in sciopero

Sciopero in arrivo per i lavoratori di Toscana Energia, l’azienda che svolge l’attività di distribuzione del gas in una larga parte del territorio regionale. Il via libera dopo le assemblee convocate dalle segreterie di Filctem-Cgil/Femca-Cisl/Uiltec-Uil a Firenze e a Pisa: una mobilitazione compatta (un solo voto contrario e sei astenuti).

La protesta trae origine, dicono dal sindacato, dalla “posizione incomprensibile, contraddittoria e di totale chiusura al confronto” che l’azienda ha tenuto nel corso dell’incontro promosso dal sindaco di Prato Biffoni tra le aziende interessate all’avvicendamento nella gestione del servizio gas nel comune (Toscana Energia e Estra) e le Rsu delle due aziende insieme alle organizzazioni sindacali di categoria e che si proponeva l’obiettivo di approfondire le tematiche delle procedure e delle garanzie per il personale che, in virtù delle gare che entro fine anno si avvieranno sul territorio regionale e di quella già svolta, potrà transitare da un’azienda all’altra.
La normativa, infatti, presenta molti punti di incertezza interpretativa e di contraddizione e che espone i lavoratori a pesantissimi rischi e danni economici. E molti di loro si stanno già trovando, ma il numero è destinato a crescere, a dover cambiare, nel passaggio tra un’azienda e l’altra, il proprio istituto previdenziale da Inpdap a Inps, perdendo la possibilità di accedere alla pensione anticipata con i requisiti previsti dall’attuale normativa e saranno dunque costretti, a meno di costosissime ricongiunzioni, a perdite importanti del valore della pensione o a dover restare a lavoro fino a 10 anni in più rispetto ad un collega non interessato dal provvedimento. In più, pur continuando a svolgere la stessa attività nello stesso luogo e nello stesso impianto, saranno considerati a tutti gli effetti “nuovi assunti” con la perdita di diritti e tutele normative legate all’anzianità lavorativa. Ai lavoratori e alle lavoratrici di Toscana Energia è apparso “incomprensibile e contraddittorio il comportamento della propria azienda che ha condiviso totalmente la dimensione e la drammaticità dei problemi evidenziati dai sindacati e ha proposto al riguardo un forte e determinato impegno congiunto nei confronti del legislatore affinché chiarisca e superare le evidentissime, anche a suo dire, incongruenze normative e le pesantissime e ingiuste ricadute nei confronti dei lavoratori, ma ha poi rifiutato con nettezza ogni tavolo di discussione richiesto da Rsu e sindacati e che le istituzioni avevano promosso, per approfondire le eventuali possibili soluzioni”.
I lavoratori di Toscana Energia chiedono anche una forte presa di posizione dei sindaci proprietari a partire dal neo presidente Lovadina e dal comune capofila e dunque dal sindaco Nardella, da quello di Pisa Filippeschi e dai sindaci Bertinelli di Pistoia e Barnini di Empoli, per citare i pacchetti azionari più rilevanti (il capitale sociale è posseduto dai 91 comuni soci con i quattro di cui sopra (attraverso Publiservizi), che ne detengono la maggioranza assoluta e da Italgas) e Regione, già coinvolta sul problema e che dovrebbe convocare un incontro nelle prossime settimane.